Sulla scia delle modalità di ingaggio seguite per le prove di Coppa del Mondo di canottaggio, nello stesso periodo in cui si andavano spacchettando le gare per l'allestimento della competizione che avrebbe portato Sabaudia agli onori delle cronache sportive internazionali, lo «schema Gervasi» si dispiegava anche nell'ambito dei Lavori Pubblici per la predisposizione dell'iter che nelle intenzioni avrebbe dovuto portare all'approvazione del progetto di finanza proposto da Hera Luce per l'affidamento in concessione del servizio di illuminazione pubblica della città e del suo intero territorio. Un progetto da 11 milioni più Iva (13,4 milioni di euro) distribuito nell'arco di vent'anni con un canone di 550.000 euro più Iva all'anno. Per fare cosa?
Nel Comune di Sabaudia esistono poco meno di quattromila pali della pubblica illuminazione, c'è chi dice 3.845 per l'esattezza, una parte dei quali Hera Luce si impegna a sostituire (in misura di circa 150 pali), e su ciascuno dei quali vanno sostituite le lampade, che dovranno essere a basso consumo. Contestualmente andranno cambiate anche le cosiddette armature, cioè il «cappello» con portalampada. Quanto alla manutenzione ordinaria che la ditta si impegna ad effettuare nei vent'anni di gestione, questa prevede, oltre al cambio delle lampade che dovessero fulminarsi, la sostituzione di quattromila metri di cavo (la rete di Sabaudia è fatta di circa 80 chilometri di cavo elettrico). Il resto sarebbe manutenzione straordinaria, che non è contemplata nel progetto di finanza e che dunque dovrebbe essere considerata come spesa aggiuntiva da parte del Comune. Così, se nel corso dei prossimi vent'anni il Comune volesse decidere di installare l'illuminazione anche sul lungomare, dovrebbe fare un nuovo bando e una nuova procedura di affidamento. Oppure, se dovesse esserci bisogno di ripristinare, ammesso che ci siano già tutte, le messe a terra nei pozzetti di collegamento della rete, bisognerebbe scegliere se affidarle con un appalto oppure se considerare quel lavoro un intervento di manutenzione straordinaria da commissionare e pagare a chi si è aggiudicato il progetto di finanza. Ma queste falle contenute nella proposta di Hera Luce non sono le sole che illuminano l'iter di una gara momentaneamente smorzata insieme all'intera amministrazione comunale dall'inchiesta Dune.