Che il tema fosse sentito lo ha dimostrato la sala piena del Circolo cittadino, ieri nella conferenza stampa organizzata da quattro associazioni di consumatori (Asso Cons Italia, Codacons Latina, Codici Latina, e Federconsumatori) dopo la sentenza del Consiglio di Stato che ha riconosciuto le loro ragioni e quelle del Comune contro il ricorso del privato. Un'affluenza attesa come attesi erano gli interventi partecipati di chi sventolava richieste di pagamento, lettere del gestore Ipogeo e faticosi iter ricostruiti con il Comune o ancora sospesi. Perché la questione del cimitero ci riguarda tutti ed è storia travagliata di questa amministrazione da più di 15 anni. Ne hanno parlato il presidente di Codici Antonio Bottoni, responsabile Asso Cons Italia Daniele Mazzoli, Laura Ardia responsabile locale di Federconsumatori e i due legali che li hanno sostenuti nel ricorso Francesco e Simone Di Leginio. Tutti unanimi nel sottolineare come i giudici abbiano sancito che le norme dettate del regolamento del 2008 approvato solo in via preliminare e allegato al progetto di Finanza tra Ipogeo e Comune non possono essere retroattive e non possono avere effetti nei confronti dei cittadini, quindi né la tassa di mantenimento dei loculi e neanche le procedure contenute in quel regolamento possono essere richieste e attivate. «Il merito delle associazioni è aver portato il tema del cimitero su un piano collegiale laddove nessuno si senta più solo o bersagliato rispetto al valore emotivo dei propri cari – hanno spiegato i due legali - Ipogeo che ha il diritto di esercitare la sua funzione di impresa e di svolgere sue funzioni come da contratto, ma nello stesso tempo la comunità ha il diritto ad avere norme chiare che evitino tante incomprensioni». Di Leginio, al Comune per 38 anni e ruolo apicale dell'avvocatura comunale di Latina con funzioni di coordinamento per 30 anni, ha chiarito la sentenza del Consiglio di Stato parlando di tre spunti essenziali dati dai giudici: «La sentenza dice che il passato è chiuso perché la nuova linea di demarcazione è il regolamento deliberato il 29 aprile 2021 al termine di un'attività di confronto con la stessa società concessionaria - ha spiegato - dice a Ipogeo che questo regolamento non lo ha impugnato, riconosce che gli atti regolamentari non hanno un effetto retroattivo, ma soprattutto riconosce quali sono i passaggi esecutivi che questo regolamento deve comportare. Le norme del regolamento vanno riempite da atti esecutivi». Perentorio Di Leginio sul canone di mantenimento dei loculi al centro di una contestazione che dura da un decennio (prima sospeso da Di Giorgi, poi reintrodotto, poi oggetto di dichiarazioni contrastanti sin dalla prima amministrazione Coletta). Secondo l'ex legale dell'avvocatura comunale il canone viene introdotto per la prima volta nel regolamento del 2021, laddove si scrive che va determinato dall'amministrazione comunale. «Fino a che non si determina questa somma come si fa a chiedere 15 euro? Questi costi sono dovuti ma non posso essere applicati con effetti retroattivi. Il canone è un problema negoziale tra Comune e Ipogeo ed è una delle norme che vanno riempite, hanno 6 mesi di tempo per rivisitare la convenzione e regolarizzare quegli impatti che il regolamento va a produrre».