I giudici del Tribunale del Riesame di Latina si sono pronunciati. E' stato il Collegio penale ad accogliere il ricorso dei legali di Italy Glass Spa ed Akros Holding Srl, disponendo l'annullamento del decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca notificato da un altro Collegio del Tribunale lo scorso gennaio. E' stata disposta l'immediata restituzione - fa sapere la difesa - al ricorrente Akros Holding srl delle quote della Italy Glass, la società riconducibile all'imprenditore di Sonnino Luciano Iannotta, imputato nel processo Dirty Glass che si sta svolgendo in Tribunale a Latina. Sono stati gli avvocati Ugo Cardosi e Mario Antinucci, a impugnare il sequestro preventivo disposto dalla Procura - come è riportato in una nota - revocando in dubbio l'intero impianto accusatorio incentrato sulla gravità indiziaria del reato di bancarotta fraudolenta. Una volta che saranno depositate le motivazioni della decisione ovviamente sarà tutto ancora più chiaro.

Nei motivi del Riesame i legali hanno presentato atti, perizie e altri documenti sostenendo che: «Anche il Tribunale delle Imprese di Roma il 22 novembre 2018 ha ricostruito i fatti e in 42 pagine ha disatteso tutte le domande della Curatela del Fallimento della Industriale Pontina Srl del Tribunale di Latina ed ha condannato la Curatela del Fallimento della Industriale Pontina Srl del Tribunale di Latina al pagamento delle spese legali i soggetti convenuti per oltre 400mila euro. La sentenza non è stata impugnata ed è quindi passata in giudicato, con l'effetto di costituire oggi titolo per un'azione risarcitoria - aggiungono le difese - in primis contro la Curatela del Fallimento del Tribunale di Latina, per un quantum debeatur di centinaia di milioni di euro attualmente allo studio di esperti consulenti tecnici di chiara fama in Italia ed all'estero». Nei giorni scorsi il Collegio composto dai giudici Francesco Valentini, Elena Nadile e Clara Trapuzzano Molinaro si è pronunciato, disponendo la restituzione delle quote della spa in liquidazione. Secondo l'accusa la Italy Glass emetteva una serie di fatture necessarie per pulire il denaro drenato dalle aziende satelliti del gruppo Akros. Il processo che si sta celebrando in Tribunale e che vede imputati anche un ufficiale e un sottufficiale dei Carabinieri e poi anche imprenditori è previsto per il prossimo 23 marzo.