Sembra di essere ritornati ai tempi cupi e difficili dell'Ufficio del Giudice di pace di Latina che arranca per gli arretrati. I rinforzi arrivati nella seconda metà di febbraio negli uffici giudiziari, tra cui il Tribunale di piazza Bruno Buozzi, non hanno riguardato invece via Vespucci dove il disagio si tocca ormai con mano ed è vissuto quotidianamente dall'utenza, dagli avvocati e dai dipendenti. Lo sostiene la Cgil. Il sindacato infatti ha inviato una nota al Ministero per segnalare che nonostante l'arrivo delle nuove unità la situazione non è cambiata di una virgola. Anzi. «Ancora una volta chiediamo l'intervento del Presidente della Corte di Appello e dell'amministrazione centrale - riporta nella nota la Cgil - per dotare il Giudice di pace di Latina degli strumenti minimi per offrire un servizio giustizia maggiormente dignitoso e decoroso». A parlare in questi termini è il segretario della Cgil funzione pubblica Vittorio Simeone che ha scritto oltre che al Presidente della Corte d'Appello anche al Presidente del Tribunale di Latina Caterina Chiaravalloti, al direttore generale del personale del Ministero della Giustizia e al Presidente dell'Ordine degli Avvocati Giacomo Mignano.
Nella nota viene richiesto un intervento immediato per attivare le procedure di mobilità per carenze organiche nell'ufficio dove la situazione è ad un passo dal non ritorno. «Da poche settimane hanno preso servizio in Tribunale a Latina - è riportato nella nota - 40 funzionari addetti per l'Ufficio del processo e a breve è previsto l'arrivo di 17 operatori giudiziari provenienti dai centri per l'impiego le cui selezioni sono ormai in dirittura di arrivo. Altrettanto imminente è il reclutamento di oltre 2mila funzionari giudiziari che andranno a rafforzare in questo modo gli organici degli uffici giudiziari nazionali tra cui il Tribunale di Latina. A fronte di questo quadro - continua la nota - rimaniamo sorpresi di come non si riesca a dotare il Giudice di pace di Latina di un contingente di tre - quattro unità (assistenti e o cancellieri) che risultano indispensabili per garantire il funzionamento dell'ufficio. Stiamo parlando del primo presidio giudiziario del territorio e la competenza rimessa dal legislatore a tale ufficio, seppur minore per valore tocca la vita quotidiana dei cittadini - evidenzia Simeone - sanzioni amministrative, cause condominiali, sinistri stradali. Non è possibile escludere gli uffici del Giudice di pace dal massiccio piano di rafforzamento che sta interessando gli uffici giudiziari superiori ed è incomprensibile l'inadeguata attivazione dell'istituto delle mobilità endodistrettuale per il Giudice di pace di Latina». Simone nella nota mette in rilievo come il Presidente della Corte d'Appello può applicare sulla scorta del piano di assunzioni di cui hanno beneficiato gli uffici regionali, tre o quattro unità di assistenti e cancellieri. Sono le figure che servono e mancano e che sono indispensabili per consentire ai due funzionari in servizio di dedicarsi ai servizi amministrativi penali e civili che non tollerano soluzioni di continuità».