Ha fatto registrare un vero e proprio boom di aggiudicazioni l'ultimo tentativo di vendita all'asta, quello del primo marzo, per gli immobili che compongono il complesso Pennacchi, finito al centro dell'esecuzione giudiziaria numero 136 del 2016 dopo il pignoramento esercitato da un istituto di credito per un mutuo non onorato da parte della vecchia proprietà. Al terzo tentativo di vendita, con i prezzi abbattuti del 25 percento per due volte rispetto alle stime iniziali, il Tribunale ha ricevuto una lunga serie di offerte. In tutto 56 gli immobili aggiudicati con un deposito iniziale pari al dieci percento del valore, ovviamente in attesa che l'acquisto venga perfezionato dagli aspiranti acquirenti entro i termini di legge. Tutti da considerarsi veri e propri affari, nonostante alcune insidie che rischiano di gravare sulla gestione futura del maxi condominio.
Delle 56 offerte formalizzate per la vendita del primo marzo, ben 47 hanno riguardato abitazioni, sette negozi e due uffici. La corsa all'appartamento a buon mercato era motivata dal fatto che, laddove non c'era concorrenza, gli appartamenti sono stati acquistati al prezzo minimo, con valori medi che si aggirano attorno agli ottocento euro per metro quadrato, ampiamente al di sotto dei valori di mercato per quella zona del centro. Ma c'è da dire che buona parte delle case sono di piccole dimensioni, quasi tutti bilocali e monolocali.