La ricostruzione minuziosa delle sponsorizzazioni del Latina Calcio in quel difficile scorcio di anno che fu il 2015, quando la società non navigava in buone acque e la maggior parte delle risorse venivano da immissioni di liquidità esterne, registrate in parte come sponsorizzazioni. Intorno al flusso di denaro che quell'anno girò nel circuito economico della società che gestiva la squadra si è incentrata ieri la deposizione del perito Igor Catania che era stato in parte già ascoltato nell'udienza precedente.
Questa volta si è focalizzata l'attenzione sui rapporti finanziari in essere nel 2015 tra la Edil Service srl e la Us Latina Calcio, in particolare sul transito di una somma di 650 mila euro, entrati nelle casse della società di calcio a febbraio 2015 e parzialmente usciti di nuovo a luglio dello stesso anno (per una somma di 638mila euro). Il pubblico ministero, rappresentato in aula dal sostituto procuratore Giuseppe Bontempo, ha chiesto al consulente quali fossero le principali disincrasie o anomalie riscontrate. Intanto in quel periodo la società di calcio aveva delle difficoltà e inoltre quello che inizialmente fu presentato come un prestito non fu oggetto di discussione in alcun consiglio di amministrazione, pur trattandosi di una somma assai rilevante. Secondo quanto riferito in aula da Catania nei verbali del cda non si affrontò mai l'esigenza di un finanziamento del genere, pur essendo noto che il Latina Calcio fosse in difficoltà. Qell'anno inoltre si incrocia un ulteriore controllo da parte della Covisoc, alla quale viene fornito un contratto di sponsorizzazione al Latina calcio per una somma di 638mila euro. Come si sa il processo Arpalo che punta ad accertare una importante forma di riciclaggi di denaro legata alla gestione della squadra, fonda molto della raccolta delle prove in dibattimento sui riscontri documentali delle varie società coinvolte e sulle perizie tecniche.
Punti delicati sui quali finora sono stati sentiti sia i finanzieri che hanno indagato che i consulenti tecnici. In udienza anche ieri era presente il principale imputato del caso Arpalo, ossia l'ex parlamentare Pasquale le Maietta che stato ai vertici del Latina Calcio insieme a Paola Cavicchi, anch'ella imputata insieme a diversi altri dirigenti. In apertura dell'udienza di ieri numerose eccezioni della difese sia sull'utilizzabilità della consulenza sui conti di Edil Service che sulla ripetizione dell'ultima udienza in quanto c'è stata una diversa composizione del collegio giudicante. Entrambe le eccezioni sono state rigettate dal collegio presieduto da Caterina Chiaravalloti.