E' accusato di riciclaggio ed era stato indagato nell'ambito dell'operazione Marrakech Express condotta lo scorso novembre dalla Polizia stradale di Latina. Al termine di una attività investigativa è stato arrestato dalla Polizia. L'inchiesta aveva portato a ricostruire le rotte del traffico di supercar dall'Italia all'estero e alla Mauritania e negli accertamenti era finito Boubakar Niakate, classe 1984 difeso dagli avvocati Vincenzo Ezio Esposito e Ismaele Brancaccio entrambi del Foro di Torre Annunziata. L'uomo è tornato in libertà per un vizio procedurale - come sostenuto dai suoi difensori. Nei confronti dell'uomo viene contestato insieme agli altri il vincolo associativo e il riciclaggio perchè aveva spedito dalla Francia - secondo l'accusa - delle targhe false di un suv, una Toyota Rav.
A vario titolo i reati ipotizzati nei confronti degli altri imputati (il processo è già iniziato davanti al Collegio penale del Tribunale di Latina), sono: associazione per delinquere e anche riciclaggio internazionale e il processo riprenderà il prossimo 8 aprile quando entrerà nel vivo.
Oltre a Salami Nabil sul banco degli imputati c'è anche il fratello Salami Acheraf e poi Enzo e Riccardo Virgili di Lanuvio, Umberto Iacomussi di Cisterna, Danilo Rotella di Aprilia, Benito Martellacci di Aprilia, Renzo Marchioro residente a Latina.
I provvedimenti restrittivi erano stati firmati dal giudice per le indagini preliminari Giuseppe Molfese e in un secondo momento era stato chiesto il giudizio immediato dai pubblici ministeri Giuseppe Bontempo e Valerio De Luca. Le indagini della Polizia hanno portato dalla Francia alla Mauritania fino alla Spagna e alla Germania. Il via dalla provincia di Latina.
Nel corso dell'inchiesta erano state recuperate oltre 30 auto per un valore totale sul mercato di due milioni di euro. Gli avvocati che assistono gli imputati sono: Valentina Macor, Marco Reale, Guglielmo Raso, Pasquale Cardillo Cupo, Moreno Gullì. Nel corso della prossima udienza saranno ascoltati gli operatori della Polizia.