La soluzione che l'amministrazione comunale sta vagliando per i lavori di ripristino e messa in sicurezza del ponte Mascarello è quella di ricostruirlo del tutto con un cronoprogramma dei lavori di 4 anni. E' emerso questo primo importante step nella commissione lavori pubblici di ieri. Tra le ipotesi progettuali, illustrate dalla Dirigente Ing. Vagnozzi, quella che prevede il totale rifacimento del ponte attraverso una demolizione e ricostruzione con costi di 2 milioni di euro sostenuti dalla Sogin, appare la più adeguata. Nella commissione è stata votata all'unanimità la proposta del consigliere Vincenzo Zaccheo di svolgere un'audizione con la partecipazione delle commissioni consiliari lavori pubblici e ambiente, presso la Sogin di Borgo Sabotino. Non solo per affrontare il tema del Ponte Moscarello, ma anche per fare il punto sullo smantellamento e messa in sicurezza della centrale nucleare, soprattutto, dando seguito all'accordo di programma siglato fra Comune di Latina, Ministeri competenti e Sogin, che prevedeva lo spostamento del depuratore da Foce Verde all'interno della Centrale Nucleare. «Esprimo soddisfazione per il clima di positivo confronto in Commissione – spiega il capogruppo di Latina nel cuore Dino Iavarone - analizzando le tre versioni di progetto proposte dagli uffici dell'Assessorato, abbiamo convenuto che qualsiasi ipotesi progettuale non possa non tenere conto del posizionamento del tutto particolare del Ponte Moscarello.