Un difetto di notifica ha rinviato nuovamente l'udienza preliminare di Arpalo 2, la seconda tranche dell'inchiesta che aveva portato gli investigatori della Guardia di Finanza a scavare nel mondo dell'Unione Sportiva Latina Calcio portando ad ipotizzare anche il reato di riciclaggio internazionale. Le indagini infatti erano arrivate fino in Svizzera.
Sul banco degli imputati ci sono i vertici della dirigenza all'epoca in cui il club nerazzurro militava nel campionato di Serie B.
Davanti al pubblico ministero Giuseppe Bontempo e al giudice per l'udienza preliminare Mario La Rosa, sono state calendarizzate le udienze: la prima il 27 maggio e a seguire il 24 giugno e il 15 luglio.
Oltre alla curatela fallimentare del vecchio Latina Calcio, (dichiarato fallito nel marzo del 2017), hanno chiesto di costituirsi due curatele fallimentari di altrettante cooperative.
Tra gli imputati oltre agli ex dirigenti Pasquale Maietta, anche Paola Cavicchi e poi Antonio Aprile e Benedetto Mancini, subentrato nel 2017 per un breve periodo insieme ad Angelo Ferullo, di Anzio, e la finlandese Regina Daniela Wainstein. Per questi ultimi il reato ipotizzato è bancarotta.
Nei confronti degli altri imputati a vario titolo le accuse sono: associazione per delinquere finalizzata a commettere reati di natura tributaria. In base al teorema accusatorio: «Mancini e Ferullo sono entrati in società al posto di Maietta e Aprile e avrebbero contribuito alla bancarotta del sodalizio nerazzurro facendo sparire tra il dicembre del 2016 e il marzo del 2017 - come ipotizzano nel capo di imputazioni i pm Claudio De Lazzaro e Giuseppe Bontempo - gli incassi di alcune partite della stagione sportiva per una somma di 57mila euro, omettendo anche di documentare la contabilità»