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Operazione "I Pubblicani", Ciarelli in silenzio dal gip

Ieri al via i primi interrogatori davanti al giudice Giorgia Castriota. Il 26enne si è avvalso della facoltà di non rispondere

Operazione  "I Pubblicani", Ciarelli in silenzio dal gip

Sono iniziati ieri pomeriggio gli interrogatori dell'operazione «Pubblicani» condotta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Latina dove nei confronti degli indagati a vario titolo vengono contestati diversi reati. Davanti al giudice Giorgia Castriota che ha emesso i provvedimenti restrittivi e ai pubblici ministeri Martina Taglione e Andrea D'Angeli, titolari del fascicolo, è stato ascoltato Roberto Ciarelli, difeso dall'avvocato Amleto Coronella che si è avvalso della facoltà di non rispondere. Oggi si andrà avanti con gli altri interrogatori di garanzia a partire da quello di Giuseppino Pes e poi di Alessandro Artusa, assistito dagli avvocati Maurizio Forte e Pasquale Cardillo Cupo. Tra i reati ipotizzati l'estorsione, le lesioni e il porto di arma. Nelle carte dell'inchiesta è emersa una spedizione punitiva ritenuta indicativa sulle modalità d'azione e che è venuta alla luce, grazie ad una microspia piazzata proprio nell'auto di Artusa. Per quanto riguarda il pestaggio come ha scritto il giudice: «Artusa, ha offerto un contributo morale all'episodio, posto in essere da Pes e Ciarelli assistendo i coindagati e garantendo loro un maggior senso di sicurezza e la possibilità di agire indisturbati tant'è che proprio lui, ad un certo punto li richiamava dicendo che era il momento di andare via e non era opportuno ammazzarlo lì». Il riferimento era ad un debitore di droga e all'aggressione avvenuta nel maggio del 2021.

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