Una lite animata in un condominio di Roma è costata cara a due coinquilini, uno dei quali è originario di Latina, finiti in manette perché in casa nascondevano quasi un quintale di sostanze stupefacenti tra cocaina, hascisc e marijuana. Intervenuti per la segnalazione relativa all'episodio di violenza, i poliziotti della Questura capitolina hanno notato qualcosa che non andava all'interno dell'appartamento e hanno deciso di controllare meglio: sono saltate fuori così le scorte di droga, costate l'arresto per entrambi gli affittuari di 32 e 33 anni. Quest'ultimo, Giovanni Ribichini, è originario del capoluogo pontino, ma da qualche tempo si era trasferito a Roma.
L'operazione lampo, frutto dell'attento controllo del territorio, è stata portata a termine dai poliziotti della Sezione Volanti col supporto del personale del Commissariato Salario Parioli. Le pattuglie sono intervenute inseguito alla segnalazione di alcuni condomini che segnalavano una lite molto animata tra più persone, una possibile rissa che aveva richiesto la massima urgenza. Al loro arrivo nello stabile, in zona Val Melaina, gli agenti avevano trovato un uomo ferito, vittima di aggressione. Andando a controllare nel suo appartamento, poi, avevano trovato il coinquilino che come il primo mostrava segni di colluttazione: approfondendo la questione, i poliziotti avevano accertato che i due amici erano stati aggrediti dal proprietario di casa per questioni legate alla locazione della casa. Ma nel corso delle operazioni di identificazione dei due, gli operatori di polizia non avevano potuto fare a meno di notare alcune dosi di cocaina e hascisc su un ripiano. Un particolare che è bastato per procedere con la perquisizione dell'immobile.
Quello che gli agenti hanno trovato successivamente, va oltre qualsiasi aspettativa, visto che i due coinquilini erano custodi di una notevole scorta di sostanze stupefacenti. All'interno di tre borsoni, sono stati trovati in tutto quasi 93 chili e mezzo di droga, dei quali 801 panetti di hascisc suddivisi in 72 buste sottovuoto per un peso totale di 81,8 chili, 1,76 chili di cocaina suddivisa in 18 buste di plastica sottovuoto e altri 9,82 chili di marijuana suddivisa in sette buste sigillate. Il tutto corredato di materiale finito sotto sequestro insieme agli stupefacenti, perché ritenuto essere propedeutico all'attività illecita, ossia diversi telefoni cellulari, due bilancini di precisione, un tagliacarte con lama di oltre undici centimetri ancora sporco di droga, un coltello con lama di ceramica trovato nelle stesse condizioni del primo, quindi una macchinetta elettrica per sigillare i sacchetti sottovuoto e 830 euro in contanti suddivisi in banconote di diverso taglio, probabile provento dello spaccio.
Indiziati in concorso del possesso di droga ai fini di spaccio, i due uomini sono stati portati in Questura per gli atti relativi alla loro identificazione e al successivo arresto concordato con l'autorità inquirente. Entrambi già censiti dalle banche dati delle forze di polizia, sono stati processati con rito direttissimo e a margine della convalida sono finiti entrambi in carcere su disposizione del giudice.