Nel primo pomeriggio di ieri si sono esaurite le ultime speranze di vita di Chiara Aggio, la trentenne di Norma travolta da un'auto una settimana fa mentre attraversava strada Epitaffio all'altezza di via Piscinara Sinistra, mentre si recava presso il centro di formazione professionale della Provincia che frequentava. Gli specialisti del Reparto di Rianimazione non hanno potuto fare altro che constatare il decesso della ragazza, giunta presso l'ospedale Santa Maria Goretti in condizioni disperate. Un epilogo che si riflette anche sull'inchiesta avviata dalla Procura, che ora configura l'omicidio stradale a carico di M.P. di 48 anni - assistito dall'avvocato Luca Giudetti - il conducente del suv Levante Maserati che ha investito Chiara Aggio.
Le condizioni della trentenne erano apparse seriamente compromesse anche ai soccorritori intervenuti la mattina di mercoledì scorso, che avevano dovuto rianimarla prima di affidarla al personale dell'eliambulanza: era necessario il trasferimento in un ospedale romano specializzato nel trattamento dei gravissimi traumi subiti dalla ragazza, ma un nuovo arresto cardiaco aveva obbligato l'elicottero del 118 a dirottare sull'ospedale Goretti per un nuovo tentativo di rianimazione. I medici avevano tentato un delicato intervento chirurgico, poi Chiara Aggio era stata affidata allo staff della Rianimazione del primario Carmine Cosentino, ma il monitoraggio di questi giorni non ha fatto altro che confermare il quadro clinico irreversibile.

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