Una donna di sessant'anni circa di Latina è rimasta vittima, alcuni giorni fa, di una rapina consumata in circostanze davvero particolari, ma al tempo stesso allarmanti: mentre si trovava all'interno del locale adibito alle operazioni con sportelli automatici della filiale Unicredit di via Priverno, durante l'orario di chiusura di pomeriggio, è stata derubata della carta bancomat relativa al suo conto, per opera di uno sconosciuto che sarebbe riuscita a irretirla, costringendola a compiere una serie di gesti contro la sua volontà, che hanno consentito al bandito di carpire anche il pin di sicurezza e successivamente prelevare denaro per circa ottocento euro prima che la vittima potesse realizzare di essere stata derubata.
Il fatto è piuttosto singolare perché si è consumato mentre la vittima versava del denaro contante. Una volta conclusa l'operazione, mentre aspettava che lo sportello automatico le restituisse la carta, l'attenzione della donna è stata richiamata da un uomo che è entrato nel locale bancomat sventolando una banconota da cento euro, chiedendole aiuto per versare. «Da quel momento i miei ricordi sono confusi - rivela la donna - È come se quell'uomo mi avesse ipnotizzata. Ho fatto tutto quello che mi diceva, seppure avessi la sensazione che erano azioni sbagliate». Distrandola, infatti, lo sconosciuto deve essere riuscito a prendere la carta bancomat che usciva dallo sportello, ma lei aveva avuto l'impressione che fosse stata "rimangiata" dall'Atm. Lui le aveva consigliato di digitare il pin, ma gli era servito soltanto per spiare il codice. Fatto sta che la donna era tornata a casa pensando che la sua carta fosse custodita nella filiale.
Solo l'indomani la malcapitata ha fatto mente locale e, dubitando di quello che le era successo, ha bloccato la carta. Ma nel frattempo il bandito aveva potuto prelevare tre volte, intascando poco meno di ottocento euro. Così la donna si è presentata in caserma per denunciare tutto ai Carabinieri che hanno avviato l'indagine del caso: gli investigatori della Compagnia di Latina hanno disposto l'acquisizione dei filmati registrati dalla video sorveglianza della filiale, ma anche delle altre dove lo sconosciuto, dopo il blocco della carta, ha tentato di prelevare nuovamente. «Altra nota negativa - conclude la vittima - Il fatto che la mia banca, un istituto finanziario diverso da quello dove ho prelevato, mi ha negato ogni rimborso senza neppure sapere come fossero andate le cose».