«Sono venuti dal nulla e lo hanno ammazzato». E' la mattina del cinque novembre del 2021, qualche giorno prima a Borgo Montello, in un casolare di via Monfalcone muore un indiano di 29 anni, si chiama Jagsheer Sumal ha organizzato una festa per celebrare la nascita del figlio. E' un omicidio.

E' stata l'occasione per pianificare una spedizione punitiva finita nel sangue, è questa la convinzione maturata negli investigatori della Squadra Mobile e dal pm Marco Giancristofaro. A comporre il mosaico investigativo ci hanno pensato diversi riscontri, comprese le testimonianze e le intercettazioni che hanno delineato un contesto di violenza nella comunità indiana senza precedenti. Al telefono uno dei testimoni non sapendo di essere ascoltato dalla Polizia, ricostruisce qui minuti concitati. «Nessuno sapeva di questa cosa - spiega - sono venuti dal nulla, lo hanno colpito con le spranghe 3-4 volte continuamente. Sono arrivati quelli con 20-25 persone armate». E a seguire. «Noi stavamo in pace e chi si immaginava tutto questo», è un altro frammento della conversazione che descrive nel dettaglio il clima di festa di quella sera di fine ottobre.