Sono stati interrogati ieri, dal giudice per le indagini preliminari Giorgia Castriota del Tribunale di Latina, Fabrizio Coscione e Antonio Geracitano, arrestati con le accuse di bancarotta con le società dei rifiuti. Coscione, difeso dall'avvocato Dell'Anno, davanti alle contestazioni del magistrato ha scelto la strada del silenzio, avvalendosi della facoltà di non rispondere. Geracitano, ex consigliere comunale di Anzio, difeso dall'avvocato Bonanni, ha invece risposto alle domande e alle contestazioni del gip, e ha cercato di chiarire la sua posizione in merito ai capi di imputazione che fanno parte dell'ordinanza di custodia cautelare.


L'operazione della Guardia di Finanza è scattata all'alba di giovedì scorso, quando a Coscione e Gericitano è stato notificato il provvedimento cautelare nell'ambito di un'attività di indagine, che ha acceso i riflettori su una presunta cessione di una società in grave stato di dissesto a un'azienda neo costituita e operante nel settore della raccolta e smaltimento dei rifiuti, nel tentativo di trasferire le autorizzazioni utili alla gestione dei rifiuti di cui la ditta cedente era titolare.