Quando l'amore non è libero ma violento, geloso e possessivo. «L'amore non uccide mai». Dure le parole che ha utilizzato il vescovo di Isernia-Venafro, mons. Camillo Cibotti, durante l'omelia dei funerali di Romina. La messa è stata celebrata ieri pomeriggio dal monsignore a Cerro al Volturno, paese d'origine della ragazza. Palloncini e corone di fiori bianchi hanno accompagnato tutta la cerimonia. Ad attendere il feretro un silenzio religioso, commozione e volti provati per il dramma che ha sconvolto un paese intero.

 
«Non si può dire di amare quando si dà la morte, l'amore ha solo il fine di dare vita – ha rimarcato don Camillo Cibotti – L'amore non è possesso, è altruismo, è accoglienza dell'altro. Un amore calpestato, ucciso e violento non è amore». Romina forse aveva deciso di fuggire da un amore violento «aveva capito che l'amore non era quello, ma è stata strappata come si strappa una rosa da un giardino. Chi compie questi gesti non ama, questo non è amore», ha concluso il vescovo.


Tra i primi banchi della chiesa anche il sindaco Remo Di Ianni, che commosso e provato ha voluto annunciare che Romina vivrà per sempre nel ricordo di Cerro al Volturno.
«Come amministrazione faremo di tutto affinché il ricordo di Romina viva. Che sia un esempio per i nostri figli, che imparino il rispetto degli altri e soprattutto delle donne». Il canto "Dolce sentire"ha concluso la liturgia e aperto un corteo dietro il feretro per l'ultimo saluto a Romina.

La preghiera di Sant'Egidio
Girasoli colorati, candele e canti liturgici hanno accompagnato, venerdì scorso, la preghiera in ricordo di Romina De Cesare. «Ogni violenza è assenza di pace, ogni violenza è divisione». La Comunità di Sant'Egidio ogni venerdì si riunisce nella chiesa di San Benedetto, a pochi passi dal luogo dove è stata uccisa la ragazza. Una follia ingiustificabile quella compiuta dal suo ex fidanzato, Pietro Ialongo, ora in stato di fermo nel carcere di Latina. La comunità ha voluto dedicare una preghiera per Romina e per la fine di ogni violenza. «È assurdo pensare che in questa strada che noi percorriamo da tanto tempo, qui vicino, Romina sia stata uccisa e nessuno di noi la conosceva – ha sottolineato Loredana Piazzai, responsabile della Comunità di Sant'Egidio – È inaccettabile, possiamo solo affidare la sua anima al Signore». Diverse le persone che hanno partecipato al momento religioso. «Questa sera – hanno spiegato Emanuele Zolli e Angelica Fiorentini, volontari della Comunità di Sant'Egidio – ci siamo sentiti obbligati ad  essere presenti per mandare un messaggio forte e chiaro a una società che va sgretolandosi. Non è questo che vogliamo, un atto così lontano dalla natura razionale dell'uomo. Oggi dedichiamo uno spazio importante a quello che è accaduto a Romina». Una cerimonia toccante alla quale ha partecipato anche il vice parroco don Riccardo Mabilia che ha condannato ogni forma di violenza e ha ribadito l'importanza della preghiera «affinché tutti siano in grado di creare un mondo migliore».