Una voragine a cielo aperto. Si è aperta in via Don Torello (direzione centro), all'altezza del civico 29, in prossimità del Café Tribeca, dall'altra parte della strada c'è l'ingresso all'istituto scolastico Mattei. Una volta, lì scorreva l'acqua del canale Trevisani, adesso (in seguito ai lavori di tombinatura) di quel canale non c'è più traccia. Ma dopo anni, tanti ne sono passati dai lavori, il terreno è iniziato a franare. Un po' alla volta. All'inizio è andato giù qualche pezzo di terra, adesso la situazione è assai peggiorata: la tombinatura continua a cedere, materiali ormai stravecchi non fanno altro che deteriorarsi, e i residenti della zona si sono rivolti a noi per sollecitare un intervento. «Già in passato, dopo i primi cedimenti del terreno, ci siamo rivolti al Consorzio di Bonifica, ma la questione a quanto pare non è di sua competenza; intervenire spetta all'amministrazione comunale - hanno sottolineato gli abitanti della zona - Dal Comune però, non è arrivata alcuna risposta alla Pec inviata con una richiesta di intervento. Sarebbe opportuno che la zona venisse messa in sicurezza, almeno transennata in attesa dei lavori di ripristino. Finora, per fortuna, è andato tutto bene, ma perché aspettare che qualcuno si faccia male prima di intervenire?». Una domanda, quella dei residenti di via Don Torello, che attende una risposta.

Per renderci conto della situazione abbiamo deciso di andare sul posto. E ci siamo imbattuti in una voragine di oltre un metro di diametro; difficile invece quantificare la profondità. Per rendere meno pericoloso il "fosso Trevisani" i residenti sono intervenuti con sistemi fai da te: terra a volontà e pezzi di vaso per riempire la voragine; una bicicletta posizionata sopra per impedire che qualcuno possa avvicinarsi troppo e finirci dentro. Insomma una sorta di "segnale di pericolo" messo in opera dai cittadini. Niente nastro rosso, nessuna transenna, zero protezioni. «La latitanza dell'amministrazione non è finita qui, ma riguarda anche "la foresta", per non parlare di un albero vecchio e secco che è destinato a venire giù se non sarà tagliato in tempi brevi. Di noi si sono dimenticati; siamo un quartiere poco centrale, forse contiamo meno di altri».