Rialzare la risposta immunitaria, che si sta abbassando, per farsi trovare pronti in autunno, quando il Covid tornerà a minacciarci seriamente con la sottovariante Omicron 5. E lo scudo anti-virus non potrà che arrivare, anche in quel caso, con i vaccini. «Noi torniamo ad appellarci con le persone ancora restie alle somministrazioni perché si ravvedano al più presto - ha spiegato ieri Antonio Sabatucci, responsabile del Dipartimento di prevenzione della Asl di Latina -. Adesso, alla luce del minor numero di contagi che si stanno registrando, può sembrare che la pandemia sia arrivata alle battute conclusive ma, da addetto ai lavori, mi sento di avvertire di nuovo tutti sui rischi che ci attendono in autunno». Già, con un messaggio diretto soprattutto a giovani e anziani: «All'appello mancano molti di loro - ha sottolineato Sabatucci -. Tanti ragazzi non hanno chiuso il ciclo e tanti anziani non si stanno proteggendo con la quarta dose. E all'orizzonte c'è Omicron 5. E a questo aggiungo di continuare a utilizzare la mascherina nonostante sia decaduto l'obbligo».

Così, mentre la stessa Asl pontina ha segnalato nelle ultime 24 ore soltanto 68 casi di positività al netto dei soli 330 tamponi effettuati con nessun ricovero, nessun decesso e 24 guariti, anche a livello nazionale si cerca di convincere gli "indecisi" a correre ai ripari. Del resto sono oltre 4 milioni gli italiani senza terza dose, mentre la somministrazione della quarta procede ancora a rilento. A fornire il quadro aggiornato della situazione è la Fondazione Gimbe: «In un mese sono raddoppiate le persone che si sarebbero dovute sottoporre alla terza dose e che invece non l'hanno fatto entro 180 giorni dalla precedente - ha osservato il presidente Nino Cartabellotta -. Sul fronte quarta dose si è raggiunto il 31% di copertura tra gli immunocompromessi e il 14% tra over 80 e fragili nella fascia d'età 60-79 anni. In generale, invece, l'86,5% della popolazione sopra i 5 anni ha terminato il primo ciclo vaccinale». Nel'ultimo monitoraggio settimanale i tecnici di Gimbe hanno registrato una ulteriore riduzione dei nuovi vaccinati: 4.280 rispetto ai 4.723 della settimana precedente. Un dato che in particolare continua a scendere tra gli over 50, la categoria più a rischio di sviluppare la malattia grave in caso di infezione. In totale sono 6,87 milioni le persone di età superiore ai 5 anni (che possono quindi ricevere il vaccino) a non aver fatto nemmeno una dose.