E' stato il turno di un investigatore della Squadra Mobile di Latina ieri nel corso del processo per l'omicidio Giuroiu che si sta svolgendo in Corte d'Assise a Latina e che vede sul banco degli imputati i fratelli Angelo e Salvatore Travali, difesi dagli avvocati Giancarlo Vitelli e Camillo Irace. La deposizione del poliziotto si è concentrata sulla genesi dell'inchiesta che affonda le radici nelle rivelazioni dei collaboratori di giustizia, compresa una annotazione degli investigatori della Mobile nelle pieghe dell'inchiesta Reset, già al dibattimento.
L'investigatore ha parlato dei filmati di una auto bianca, una Smart, riconducibile secondo l'accusa agli imputati che il pomeriggio di sabato 8 marzo del 2014 era stata ripresa da una telecamera che si trova a poca distanza da Borgo Sabotino, vicino al luogo dell'agguato e dove era avvenuto il sequestro di Nicolas Giuroiu.

Secondo quanto ipotizzato la vittima era stata rapita e poi uccisa in un secondo momento con tre colpi di pistola e il corpo era stato ritrovato nella zona di Olmobello a Cisterna.

La vettura condotta dal camionista romeno, era stata speronata da una altra auto con a bordo Manuel e Mirko Ranieri e infine un terzo uomo Ionut Ginca, il cui iter processuale è stato diverso. Nel filmato - ha ricordato l'agente - si vedono l'auto della vittima e quella condotta dai fratelli Ranieri che procedono in una direzione e a distanza di quattro minuti si vede la Smart - ha osservato - in uso ad Angelo Travali.

La difesa nel dibattimento su questo punto ha contestato la circostanza e ha sostenuto che in quei quattro minuti sono passate 16 auto in un verso e 13 in un altro. Nel processo davanti al pm Corrado Fasanelli, l'investigatore infine ha parlato anche di una conversazione ascoltata dai Carabinieri nell'ambito dell'inchiesta sull'omicidio Giuroiu tra Angelo Travali con Gianluca Ciprian, e il riferimento è alle dichiarazioni rilasciate da Ionut Ginca che hanno consentito il ritrovamento del cadavere.

A rivelare la presenza sulla scena del crimine della Smart dei Travali che aveva il compito di fare da staffetta il giorno dell'agguato, era stato il romeno. Nel corso della prossima udienza fissata per il 27 giugno, sarà proiettato in aula il filmato oggetto della deposizione dell'investigatore e sono previste altre testimonianze. Il cadavere di Giuroiu fu ritrovato alcuni giorni dopo in un piccolo pozzo ad Olmobello, al confine tra i comuni di Latina e Cisterna. Era stato freddato da diversi colpi di pistola esplosi da distanza ravvicinata e all'altezza del petto.

Gli investigatori nel giro di pochi giorni riuscirono ad arrivare che al movente dell'omicidio, ai responsabili e fu ritrovata l'arma del delitto.
Secondo l'accusa, Giuroiu aveva tentato di riportare a Roma una prostituta che Manuel Ranieri voleva togliere dalla strada per farne la sua fidanzata.