Furto di energia elettrica. Questa l'accusa mossa a tre persone residenti a Terracina, sospettate di essersi attaccati abusivamente alla rete elettrica per alimentare l'immobile in cui vivono. I tre, tutti tra loro parenti, sono stati tutte denunciati all'autorità giudiziaria dopo alcuni accertamenti eseguiti da Enel sui contatori dell'abitazione. Tra questi, compare anche un poliziotto. La scoperta dell'anomalia sarebbe avvenuta circa un mese fa da parte di Enel, durante un sopralluogo. Nei guai sono finiti la persona intestataria della casa, e gli altri due residenti tra cui, appunto, compare un poliziotto, che ora dovrà chiarire la sua posizione.


Stando a quanto si apprende, gli accertamenti eseguiti prima da Enel e poi dai carabinieri della Stazione di Terracina, hanno portato a rilevare che l'abitazione sarebbe stata alimentata abusivamente da una fonte di corrente. Nel mirino, un contatore esterno.

La scoperta, si diceva, sarebbe avvenuta in modo casuale proprio a seguito di un accertamento da parte di alcuni operatori che, una volta eseguito il sopralluogo e avendo rilevato delle anomalie nell'impianto, avrebbero aperto un'istruttoria e segnalato tutto ai carabinieri della Compagnia di Terracina, che hanno poi avviato le indagini. Sul caso indaga la procura di Latina che ipotizza il reato di furto di energia e vuole chiarire diversi aspetti, non ultimo, se furto c'è stato, da quanto tempo era in corso. Poi, ci sarà da accertare per ciascuna delle persone coinvolte, eventuali responsabilità specifiche, e ciascuno dovrà chiarire la propria posizione. Per ora, stando alle indiscrezioni trapelate, il gestore e fornitore dell'energia avrebbe preso in considerazione un'ipotesi di furto di energia nell'arco di un anno, calcolando un danno di diverse migliaia di euro. Ma le indagini sono ancora in corso anche su altri fronti, come quello edilizio.