Dissequestrata la Polisportiva Terracina Calcio. Era stato l'Amministratore giudiziario nominato dal giudice delegato del Tribunale di Roma a chiedere lo scorso aprile il dissequestro della società sportiva, attinta dal sequestro di prevenzione patrimoniale che l'8 febbraio aveva coinvolto oltre quaranta società riconducibili, secondo la proposta di prevenzione, all'imprenditore Luciano Iannotta, operatore economico di riferimento della storica famiglia Iannotta che da oltre quattro generazioni è attiva nel mercato della grande industria in Italia e all'estero. Giovedì il tribunale ha notificato il dissequestro al giovane imprenditore Filippo Iannotta, fratello minore di Luciano, nella qualità di presidente del Terracina Calcio, al quale sono state di fatto restituite "le chiavi di casa" della storica società sportiva che fino a febbraio aveva all'attivo un indotto di oltre 140 professionisti sportivi, dei quali 80 atleti tra calciatori dilettanti e settore giovanile. La confutazione del sospetto di appartenenza ad ambienti di criminalità mafiosa a carico della Polisportiva Terracina Calcio e del suo presidente Filippo Iannotta, presupposto del dissequestro disposto dal Tribunale di Roma, ha trovato conferma nel parere positivo della DDA di Roma e della stessa Questura di Latina, titolari della proposta di prevenzione patrimoniale e personale a carico di Luciano Iannotta.