Con l'hashtag #iostoconSilvia è partita due giorni fa la petizione su Change.org che contiene l'invito a non lasciare mai più da sole le donne vittime di violenza e stalking. L'iniziativa arriva dal fratello della trentenne di Latina che qualche giorno fa ha deciso di rendere pubblici tutti i messaggi minatori, i video delle persecuzioni e la sequenza di telefonate che riceve dal suo ex compagno da oltre un anno e mezzo, ossia da quando lei ha interrotto la relazione.

Una vicenda che ha suscitato particolare attenzione non tanto per il contenuto delle persecuzioni, purtroppo assai simile a tante altre storie di questo tipo, bensì per la richiesta della ragazza di avere protezione dopo le denunce che ha presentato e un primo divieto di avvicinamento, poi revocato perché lei ha ritirato la denuncia, fidandosi delle promesse dell'uomo, il quale aveva detto che sarebbe rimasto a lavorare fuori città e avrebbe dunque smesso di inseguirla a tutte le ore del giorno e della notte. Una fiducia mal riposta che, però, adesso sta rallentando l'applicazione di una nuova misura restrittiva, in quanto il codice prevede in caso di ritiro della denuncia un ulteriore approfondimento della situazione. La petizione, peraltro, coincide con la recrudescenza che si registra proprio nelle ultime ore di violenze o delitti contro le donne, a dimostrazione che anche le norme stringenti varate con il codice rosso non hanno sortito l'effetto deterrente sperato.

La petizione avviata sulla piattaforma Change. org è diretta al Presidente della Camera Roberto Fico, nonché al Presidente della Repubblica, al capo del Consiglio dei Ministri, Mario Draghi e al Parlamento Europeo perché possano contribuire ad implementare gli interventi di assistenza in favore delle donne vittime di stalking, soprattutto in ambito psicologico e per quanto concerne la protezione in case rifugio, oggi ancora troppo poche rispetto ai numeri del fenomeno. Dati che non sono mai scesi, nemmeno durante la pandemia, anzi semmai sono aumentate le violenze domestiche durante i periodi di limitazione dei movimenti della popolazione. Molte già le firme raccolte a sostegno di #iostoconsilvia mentre vanno avanti le verifiche sulla denuncia presentata dalla ragazza in relazione agli ultimissimi episodi di minaccia e persecuzione, registrati (letteralmente) due giorni fa in piena notte. La vittima ha anche dichiarato che l'uomo che la perseguita ha avuto gravi problemi di tossicodipendenza e anche per questo non è lucido e potrebbe risultare ancora più pericoloso. Il trentenne denunciato dalla ragazza è stato già in una comunità di recupero, uscendone un paio di anni fa anche grazie all'aiuto di Silvia ma, in realtà, non si sarebbe mai ripreso del tutto ed è stato questo il motivo alla base della rottura tra i due, avvenuta a febbraio del 2021. Da quel momento è iniziato l'inferno che ha portato Silvia a denunciare quanto stava succedendo prima alle forze dell'ordine e poi in dichiarazioni pubbliche che hanno l'obiettivo di accendere i riflettori sulla sua storia e, più in generale, su ciò che accade alle donne vittime di stalking.