Oltre cento imbarcazioni sequestrate. E' questo l'esito di una operazione di polizia giudiziaria scattata ieri da parte dei finanzieri del Comando Provinciale di Latina. I militari della squadra di Terracina sono arrivati a Porto Badino, il secondo approdo terracinese per grandezza in cui sono ormeggiate moltissime barche da diporto, e hanno apposto i sigilli nell'ambito di una mirata attività investigativa dove vengono contestate alcune violazioni al codice della navigazione.

Il maxi sequestro - su cui viene mantenuto uno stretto riserbo - è scattato sui natanti e i pontili e gli investigatori hanno ipotizzato, e di conseguenza accertato, delle irregolarità in ambito penale nel corso di un controllo relativo alle occupazioni del demanio.
Adesso sarà compito dell'autorità giudiziaria valutare i diversi casi in questione. Bisognerà infatti capire se le imbarcazioni colpite dal provvedimento lo sono state per le stesse motivazioni - al di là dell'ipotesi di reato comune che rientra, come detto, nella violazione del codice di navigazione - o se si riscontreranno casi più "spinosi" di altri.

L'operazione è scattata sottotraccia, a fari spenti e soltanto nelle prossime ore se ne saprà di più. Va ricordato che a Porto Badino sono ormeggiate soprattutto le barche turistiche tra cui anche alcune imbarcazioni di grandi dimensioni di molti armatori che arrivano da Roma o da Napoli. Adesso sarà l'autorità giudiziaria di competenza a valutare i diversi casi in questione.

Una cosa appare fuori da ogni dubbio: i titolari delle imbarcazioni sequestrate chiederanno il dissequestro dei mezzi e poi inizierà il classico braccio di ferro legale. L'inchiesta, intanto, proseguirà come andrà avanti il lavoro di controllo "certosino" che si sta registrando da tempo in città dove, come noto, sono state soprattutto le tante questioni legate al demanio a finire sotto la lente.