Un corteo dall'ambulatorio di via Monti Lepini fino alla piazza centrale di Cisterna per difendere la sanità locale e soprattutto chiedere un potenziamento del servizio di emergenza. A distanza di un mese il comitato spontaneo, presieduto da Carlo Buonincontro e Giancarlo Bisogno, è tornato a manifestare e questa volta l'ha fatto in modo dinamico e non statico. Scortati infatti dagli agenti della Polizia locale e della Polizia di Stato circa un centinaio di persone sono partite dal Pat, per poi attraversare il corso della Repubblica e arrivare in piazza XIX Marzo. Al termine della manifestazione una delegazione del comitato è stato ricevuto dal primo cittadino Valentino Mantini e alcuni membri della giunta. Un confronto franco e diretto nel quale il sindaco si è impegnato a difendere e tutelare la sanità locale. Un primo passo che dal comitato hanno ben recepito ma che non basta. Perché la riapertura notturna del Pat è qualcosa ma non quello che serve per un comune di quasi 40mila abitanti.


«Sono mesi che ripetiamo sempre la stessa cosa - esordiscono Buonincontro e Bisogno - queste manifestazioni non sono contro l'amministrazione comunale di Cisterna, anzi vogliono essere un supporto, un grido di aiuto davanti alla Regione ed all'Asl. Soltanto loro possono cambiare le cose. Questo tipo di iniziativa è iniziata anni fa quando ancora c'erano altre amministrazioni. Ecco questo per dire che non siamo contro nessuno, ma vogliamo essere di supporto per evidenziare un continuo declassamento dei servizi sanitari a Cisterna. Sono iniziative - concludono Buonincontro e Bisogno - che facciamo ormai da anni e che possono servire all'attuale amministrazione e al sindaco, per poter alzare la voce verso i veri responsabili della sanità pubblica provinciale e regionale». Una giornata particolare e ricca di avvenimenti quella di venerdì in via Monti Lepini. Mentre i rappresentanti del comitato venivano accolti in comune per l'incontro con l'amministrazione, davanti al Pat veniva sostituita l'insegna: dopo anni di attesa finalmente c'è la giusta dicitura. Un primo passo per togliere un po' di confusione ai tanti cittadini che continuano a chiamarlo Ppi o addirittura Pronto Soccorso.