Oltre milleduecento casi nelle ultime 48 ore, 1.243 (per la precisione) se ne sono registrati sul territorio provinciale nel weekend: esattamente 665 contagi sabato, 578 domenica. «Ma in realtà sono anche di più - ha tenuto a precisare il responsabile del Dipartimento di Prevenzione della Asl, Antonio Sabatucci - C'è una parte di positivi che a noi sfugge perché si tratta di persone che, accusando i sintomi, acquistano i test rapidi fai da te e, una volta riscontrata la positività al Covid, non ce lo comunicano. I più coscienziosi hanno il buon senso di starsene in isolamento a casa, ma altri invece se ne vanno anche in giro nonostante siano contagiosi».
A proposito di tamponi, i 1.243 positivi del weekend si sono registrati su quasi quattromila test processati (3.986). «Anche il rapporto tra tamponi e contagi preoccupa - ha aggiunto Sabatucci - Il lato positivo sta nel modo in cui Omicron 5 si diffonde: sicuramente molto velocemente, ma in maniera meno virulenta rispetto alle varianti precedenti e al ceppo originario. L'ultima mutazione scoperta non provoca problemi polmonari, ma febbre, dolori delle ossa, gastroenterite, astemia: sono questi i sintomi più frequenti. Di conseguenza, nonostante l'aumento dei contagi, non aumenta la pressione sugli ospedali».


Un dato che salta all'occhio, poi, è quello che riguarda le categorie di persone che si infettano. «Nell'ultima settimana abbiamo riscontrato un aumento incredibile delle infezioni tra i bambini - ci ha spiegato lo stesso responsabile del Dipartimento di Prevenzione della Asl - Sono praticamente raddoppiate tra quelli con meno di sei anni. Oltre a questa tipologia di contagio, resta altissima anche quelle delle reinfezioni, ovvero di persone che risultano positive nonostante abbiano già avuto il Covid. Omicron 5 può infettare anche a distanza di un mese dal contagio precedente. E sono cambiati anche i tempi della guarigione: se prima bastavano circa sette giorni per negativizzarsi, adesso invece nella stragrande maggioranza dei casi ne servono dieci».
Infine, uno sguardo all'immediato futuro. «La situazione è tutt'altro che favorevole - ha concluso Antonio Sabatucci - L'arrivo adesso di Omicron 5 e la crescita dei contagi ci ha sorpreso perché ce l'aspettavamo in autunno. E adesso c'è il rischio di ritrovarsi più in là, con l'arrivo della stagione autunnale, con moltissimi contagi e un virus aggressivo a livello polmonare».