Nuova lettera dal carcere dei Bianchi alla famiglia di Willy Monteiro Duarte, il giovane di Paliano ucciso di botte a Colleferro il 6 settembre 2020. A scriverla, all'Adnkronos Marco Bianchi per il quale come per il fratello Gabriele i pm di Velletri hanno chiesto l'ergastolo, mentre per Mario Pincarelli e Francesco Belleggia la richiesta è stata di 24 anni. Lunedì la sentenza.


 
In uno stralcio della lettera, rivolto alla mamma di Willy, Marco scrive: «Signora mia, se fossimo noi i veri responsabili di tutto questo, le avrei dato subito la soddisfazione che stavamo pagando la giusta pena. Parlo per me, ma anche per mio fratello che è in carcere senza aver toccato Willy con un dito. Io la verità l'ho detta subito, a suo figlio ha dato una spinta e un calcio per allontanarlo dal mio amico Omar (Shabani, ndr), ma l'ho colpito al fianco, vero è che non ha nemmeno fatto in tempo a cadere che si è subito rialzato. Non mi sarei mai permesso di infierire con le responsabilità che derivano dallo sport che sia io che mio fratello praticavamo. A noi la Mma ha insegnato ad essere uomini, ad avere il controllo di noi stessi e ad essere sempre lucidi nelle azioni che commettiamo. Lo sport non ci ha insegnato certo ad essere assassini, al contrario ad essere responsabili, ad avere il pieno controllo della nostra forza».


Nega con forza, Marco: «Non siamo quei ragazzi che le stanno facendo credere, siamo semplici ragazzi di famiglia e di cuore, che se sbagliano si assumono le proprie responsabilità. La paura più grande, che non ci dà pace è quella di farci la galera per un fatto mediatico, non perché colpevoli». Sempre all'Adnkronos il papà di Willy, Armando, ha commentato: «Per adesso lasciamo le cose come stanno e non commentiamo. Il prossimo lunedì ci sarà la sentenza, confidiamo nella giustizia».