Aprire la casella di posta elettronica e leggere di essere indagati per pedopornografia. È l'ennesima truffa che gira negli ultimi mesi sulla rete e che nelle scorse ore è sbarcata anche nel territorio di Cisterna. Vittima una giovane del luogo residente in centro; venerdì pomeriggio mentre era davanti al suo PC, si è vista recapitare una mail firmata nientemeno che dal generale dei Carabinieri Teo Luzi. Credendo fosse vera ha subito letto la missiva, andando letteralmente in panico: «A seguito di un sequestro informatico in collaborazione con il Centro Nazionale di Analisi della Pornografia Infantile e delle Immagini Cibernetiche (Cnaip) della Repubblica Francese, così come il servizio di analisi dell'Organizzazione Internazionale di Polizia Criminale (Interpol), vi contatto per informarvi che siete oggetto di diverse procedure legali», con la finta citazione che continua prima con l'elenco dei reati contestati ed infine la richiesta finale, tesa proprio ad acquisire i dati sensibili della vittima: «Vi preghiamo di farvi sentire inviandoci le vostre giustificazioni via e-mail in modo che possano essere esaminate e verificate per valutare le sanzioni». E ancora: «Alla fine di questa procedura, sarete inseriti nella lista dei criminali sessuali». Quasi di istinto, la giovane ha cliccato su pulsante "rispondi" per gridare tutta la sua innocenza ma fortunatamente prima di inviare il messaggio ha messo al corrente del fatto i genitori che notando l'anomala comunicazione hanno deciso di vederci chiaro, presentandosi nella locale stazione dei Carabinieri di Cisterna. Qui hanno scoperto che si trattava di una truffa online, un fenomeno comunemente chiamato "phishing". Se avesse spinto "ok" alla sua mail di risposta adesso si sarebbe ritrovata con i dati personali rubati e probabilmente con i conti svuotati. Cercando sulla rete infatti, si scopre come mail simili a quella arrivata alla giovane cisternese sono arrivate in tutta Italia (con tanto di firme false e finte certificazioni). Una truffa di cui esiste anche una versione cartacea sotto forma di lettere nelle caselle postali. L'obiettivo, in entrambi i casi, è quello di raggirare le vittime paventando l'apertura di un'inchiesta pesanti come la pedopornografia.
Il phishing è un tipo di truffa effettuata su internet attraverso la quale il truffatore cerca di ingannare la vittima convincendola a fornire informazioni personali, dati finanziari o codici di accesso. L'Arma dei carabinieri, attraverso i suoi canali ufficiali, ha già da tempo segnalato il tutto come un falso, invitando i cittadini oggetto di questo tentativo di phishing a segnalarlo alle forze dell'ordine, così come fatto nelle scorse ore dalla giovane di Cisterna e dalla sua famiglia. Il tutto è stato segnalato alle autorità competenti che avvieranno tutti gli accertamenti di rito.
Cronaca
Ragazza accusata di pedopornografia: ma è tutta una truffa
Cisterna di Latina - La giovane si è trovata sulla posta una citazione del generale Luzi I genitori hanno chiesto aiuto ai Carabinieri che hanno scoperto il raggiro