Ha interessato anche la provincia di Latina la maxi operazione con cui la Guardia di Finanza ha controllato a fondo, in tutta Italia, il settore del pellet da riscaldamento, per contrastare frodi piuttosto diffuse nella commercializzazione di prodotti contraffatti. In particolare nel territorio pontino è stata denunciata una persona, sono stati chiusi tre impianti di produzione e sottoposti a sequestro due tonnellate di pellet e trentaseimila sacchi con certificazioni riprodotte ad arte.
I controlli sono stati intensificati in questo periodo dell'anno perché ora viene concentrata la produzione in vista delle richieste invernali. Anzi, è proprio a fine estate che i commercianti iniziano a rimpinguare le scorte. A motivare l'interesse della Guardia di Finanza, entrata in azione con il Gruppo Anticontraffazione e Sicurezza del Nucleo Speciale Beni e Servizi e i reparti territoriali, è la produzione di pellet privo di qualità e conformità ambientale. Infatti il pellet da riscaldamento è soggetto a particolari regole destinate a garantire la qualità della filiera produttiva e la conformità ambientale del prodotto.
Va precisato che i cilindretti di legno utilizzati per alimentare le apposite caldaie, vengono ottenuti per compressione della segatura di legno ad alta temperatura, quindi colle e leganti chimici non possono essere utilizzati nel processo produttivo e devono risultare assenti anche nella materia prima utilizzata. Tali prescrizioni garantiscono la compatibilità ambientale del prodotto ed il regolare funzionamento dei sistemi di riscaldamento. Ne consegue che il materiale prodotto violando le norme, viene commercializzato con certificazioni contraffatte.