La direzione della Corden Pharma ha appena confermato la procedura per il licenziamento di 44 lavoratori, dunque al momento non c'è stato alcun effetto positivo concreto del piano industriale di rilancio presentato lo scorso 21 aprile durante una riunione in Prefettura.

Nell'incontro di lunedì pomeriggio tra i vertici della Corden e le organizzazioni sindacali di categoria l'amministratore delegato ha altresì precisato che i conti economici del sito richiesti per la tenuta del piano concordatario sono «perfettamente in ordine ed in linea con il piano stesso». Ma è imminente l'apertura di una nuova procedura di licenziamento per 44 unità. Insomma il sacrificio del lavoro davanti alle esigenze finanziarie è compiuto. E non c'è traccia dell'ingresso di una newco capace di ridurre a zero gli esuberi, cosa ancora possibile prima del 10 ottobre, data in cui i licenziamenti inizieranno per davvero.

«E' evidente che come organizzazioni sindacali intuiamo i risvolti che una tale comunicazione avrà sui lavoratori, - dice Luigi cavallo della Uiltec - i quali avevano riversato nel cambio societario, le loro comprensibili speranze di uscita da questa lunga e complicata crisi e che, invece, almeno per il momento è ancora lontana e priva di elementi oggettivi certi. Il sindacato è sempre pronto ad affrontare in maniera seria e responsabile questa nuova procedura di licenziamento collettivo, come abbiamo sempre fatto finora, ricercando insieme alla Regione Lazio le possibili soluzioni per evitare il licenziamento di 44 persone. Allo stesso tempo, però, rimaniamo perplessi di come, dal punto di vista del concordato, il tutto sia ancora in linea».