Un finto incidente per truffare l'assicurazione. Questo l'intento di tre uomini di Latina, D.A.P. (classe 2002), C.M. (classe 1978) e A.S. (classe 1986) arrivati a Cisterna per simulare un incidente stradale tra un'autovettura e una bicicletta.

A farsi carico della chiamata al Comando di Corso della Repubblica è stato il conducente del velocipede richiedendo l'intervento degli agenti.

Già dai primi rilievi, la pattuglia della Polizia Locale rilevava delle incongruenze nelle dichiarazioni delle parti coinvolte. Approfondiva, pertanto, il motivo per cui i tre, da Latina, fossero giunti a Cisterna, uno dei quali addirittura in bicicletta.

L'uomo in bicicletta dichiarava che, mentre l'auto lo fiancheggiava, il conducente apriva improvvisamente lo sportello così da colpirlo e provocargli delle ferite. Sul posto veniva fatta intervenire anche l'ambulanza dell'ARES 118 che successivamente trasportava il ferito alla clinica Città di Aprilia.

I dubbi della pattuglia venivano fugati dalla visione delle registrazioni del sistema di videosorveglianza urbano dalle quali emergeva la realtà dei fatti.

I tre erano arrivati a Cisterna a bordo di due veicoli - in uno dei quali probabilmente trasportavano la bicicletta - ed avevano individuato il luogo dove mettere in atto la messa in scena.

Si vede infatti che, prima di disporre i veicoli in modo credibile, si accordavano sui movimenti da effettuare al fine di incassare il risarcimento del danno da parte della compagnia assicurativa.

Gli accertamenti della Polizia Locale sono stati compiuti congiuntamente all'ufficio antifrode della compagnia assicurativa che non procederà alla liquidazione del danno.

Gli indagati sono stati deferiti alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Latina per tentata truffa, interruzione di pubblico servizio e procurato allarme.

"La simulazione di sinistri stradali – afferma il comandante della Polizia Locale, Raoul De Michelis - è un fenomeno particolarmente grave. Oltre al tentativo di ottenere in maniera fraudolenta delle somme di danaro dalle compagnie assicurative, va considerato anche il costo sociale di tali azioni. Infatti, gli organi di polizia stradale che intervengono, vengono distolti dai propri compiti creando disservizi per altri utenti che hanno problemi reali. Ancor più grave, come in questo caso, si è tenuto impegnato anche il personale dell'emergenza sanitaria che doveva essere impiegato nel soccorso di persone effettivamente bisognose di cure".