In Corte d'Appello a Roma la sentenza di condanna è stata confermata. Tre anni per il padre che beveva e picchiava i figli. Resta quella frase fortissima nella memoria del processo. «Papà quando si arrabbia diventa come Hulk». Lo aveva raccontato al giudice Enrica Villani una delle bambine maltrattate dal genitore, un uomo di origine straniera di 46 anni, residente vicino Latina, ritenuto responsabile delle condotte ipotizzate dalla Procura. La moglie era stata indagata anche lei perchè non era mai intervenuta di fronte alle minacce e alle aggressioni nei confronti dei tre figli. Restava ferma. In silenzio. Adesso il Tribunale per i Minori di Roma presidente Donatella Formisano, giudici, Daniela Bianchini, Margherita Occhiuto e Alfio Di Mambro, ha emesso una altra sentenza. I magistrati hanno tolto i tre figli alla coppia finita sotto inchiesta per il reato di abbandono di minore. I giudici hanno dichiarato lo stato di adottabilità dei minori che hanno tra i 16 e i 9 anni e ha disposto anche la nomina di un tutore provvisorio e ha vietato ogni contatto con i genitori ed i familiari. «E' un quadro più che sufficiente a prefigurare un grave pregiudizio per i minori ed è idoneo ad integrare una situazione di abbandono che rende inevitabile, allo scopo di assicurare assistenza e stabilità, la relativa declaratoria e la conseguente rescissione del legame familiare».
I magistrati hanno messo in rilievo anche le condotte della donna di fronte agli atteggiamenti violenti del marito. «E' stata complice, provocando ferite ad una delle figlie e non aderendo ad alcun progetto, non prendendo le distanze dal coniuge».