Sul Monte delle Fate a Sonnino ci sono i lupi e sono affamati. La siccità di questi mesi e le difficoltà oggettive che la siccità comporta per la fauna, ha spinto i lupi, anch'essi in difficoltà, fuori dalle solite zone di caccia e ad un'aggressività particolarmente marcata verso ogni preda incontrata. Compresi vitelli, cavallini, capre e agnelli che frequentano le stesse zone. A denunciare la situazione, ormai insostenibile, sono i pastori che utilizzano quelle zone per far pascolare i propri animali e che continuano a registrare perdite nonostante la loro presenza e l'utilizzo di cani pastori. I lupi infatti agiscono in branco, dividono la preda dal resto degli altri animali e la sbranano in poco tempo. Quando i pastori sentono i lamenti dell'animale attaccato, è già tardi perché spesso arrivano quando lo stesso è stato già ucciso. Ovviamente la maggior parte degli attacchi arriva con il favore del buio ma anche in pieno giorno. La frequenza dei raid dei lupi si sta moltiplicando e le procedure esistenti per il risarcimento previsto dalle legge per i pastori che, avendo il proprio bestiame regolarmente registrato, ne fanno richiesta, risultano lunghe e tortuose. La stessa procedura di richiesta del rimborso è decisamente articolata e richiede al pastore l'abbandono del gregge almeno per una giornata. Poi c'è l'attesa per la verifica da parte delle autorità e quindi ancora l'attesa dei tempi burocratici prima dell'erogazione del rimborso. Rimborso che risarcisce solo in parte il pastore della perdita subita visto che il giovane animale perso, deve essere comunque rimpiazzato e ciò allunga i tempi per portare gli stessi animali all'età adeguata per la vendita e quindi per la maturazione del profitto per il pastore.Il procedimento deve essere avviato dagli Ambiti Territoriali di Caccia (ATC) competenti per il territorio. In seguito, il Servizio Veterinario dell'ASL procede alla verifica. Per istruire la pratica bisogna presentare un modulo di richiesta indennizzo, con tutti gli allegati. Le domande di risarcimento devono pervenire all'ATC entro termini temporali che variano tra le Provincie: provincia di Latina, entro 7 giorni dall'evento dannoso; Frosinone entro 5 giorni dall'acquisizione del certificato rilasciato dalla ASL. Il risarcimento è determinato sulla base dei mercuriali della Camera di Commercio o dall'Ismea della città di riferimento. Alla conta dei fatti, tanti pastori rinunciano addirittura a richiedere l'indennizzo. Il problema verificato su Monte delle Fate a Sonnino, riguarda anche l'altro versante della medesima montagna in territorio di Monte San Biagio, ma anche altre montagne nostrane come Monte Acuto al confine tra le province di Latina e Frosinone.
Cronaca
Lupi all'assalto: bestiame sbranato e danni ingenti per i pastori
Sonnino - Gli attacchi non solo di notte, ma anche durante il pascolo. E le misure di risarcimento sono ancora troppo lunghe