Di ritorno da una vacanza in Grecia e sbarcato a Fiumicino intorno a mezzogiorno di mercoledì, Kristian in arte Pengwin, un ragazzo 25enne di Latina diventato un'autorità in fatto di pronostici calcistici, ha deciso di farsi portare a casa da un taxi.
E' quasi un'abitudine per Pengwin, che almeno una volta alla settimana si sposta all'estero, e quando gli orari di rientro non collimano con le coincidenze per Roma-Termini e con i treni diretti a Latina, preferisce salire su un taxi e pagare quello che deve pur di tornare a casa in fretta. E l'altro giorno Pengwin non si sentiva nemmeno troppo bene.
Poco prima delle 14, tassista e passeggero erano a Latina e una volta arrivati a destinazione, sotto casa del cliente, Christian ha dato un'occhiata al tassametro e ha messo mano al portafogli: l'apparecchio sistemato sul cofano del taxi segnava 130 euro, ed è quella la somma che Pengwin ha allungato al tassista, che però non ha gradito.
«Hai guardato il tassametro, ma non ti sei posto il problema del mio rientro a Fiumicino - ha detto subito il conducente del mezzo rivolto al passeggero - Chi mi rimborserà secondo te? Mi devi dare il doppio di quello che c'è scritto sul tassametro: 250 euro».

Alla fine Kristian, per quieto vivere, allunga 200 euro al tassista. Ma ora sporgerà denuncia. Pengwin ha il numero di telefono e il cognome del tassista, e in caso di formale denuncia non sarà difficile individuarlo e chiedergli conto dell'accaduto