L'amarezza e la rabbia per il furto subito è così forte da far tentennamenti a momenti anche l'entusiasmo, la passione e l'orgoglio di portare avanti un'attività divenuta un punto di riferimento il quartiere.
Tuttavia i titolari della farmacia di via Apriliana Pharma

Quarta non si arrendono e dopo il terzo furto subito in poco meno di tre anni di attività, il secondo che contano negli ultimi otto mesi, tornano a chiedere più controlli e l'aiuto da parte delle istituzioni, affinché le attività che operano ad Aprilia possano essere tutelate e risparmiate da saccheggi e danni.
Lo hanno fatto scrivendo un lungo post di sfogo sulla loro pagina Facebook, nella speranza che il loro grido di aiuto possa raggiungere chi di dovere. La scorsa notte infatti, i ladri dopo aver distrutto saracinesca e porta di ingresso, sono riusciti a portare il denaro contenuto all'interno della cassa per poi dileguarsi. Circa duemila euro il bottino portato via dai malviventi, ben più elevato il danno subito e non solo dal punto di vista economico. Il danno più grave infatti consiste proprio nella violazione del locale, attività che rappresenta un punto di riferimento per il quartiere ma che ad ogni furto esce sempre più provata.

«Prima - spiega la titolare - avevamo la nostra farmacia in una zona con minore passaggio sempre su via Fossignano. Abbiamo subito sette rapine a mano armata, poi tre anni fa abbiamo deciso di spostarci nella nuova sede prossima alla Laurentina dove c'è un maggiore passaggio. Spendiamo dei soldi in più per la sicurezza, quale è stato il risultato di tanti sacrifici, se contiamo già il terzo furto in tre anni? Chi ci tutela?».

La percezione è quella di vivere in una zona ormai difficile, fuori controllo e la rassegnazione spesso prende il posto dell'entusiasmo con cui ogni giorno la titolare e la sua famiglia portano avanti la loro attività. Senza contare il danno economico che ogni volta rischia di vanificare ogni sforzo. «La prima volta che hanno rubato all'interno della nuova sede - aggiunge la titolare - hanno portato via la cassa con all'interno 18 mila euro. Questa volta, pur avendo portato via un incasso minore, hanno prodotto danni importanti per riuscire ad entrare. Soprattutto questo nuovo furto ci lascia l'amaro in bocca, non sappiamo più davvero a chi rivolgerci per poter essere tutelati, se ogni volta poi siamo costretti a fare i conti con nuovi episodi».
Un messaggio che fa eco allo sfogo riportato sulla pagina social dove si evince il senso di abbandono e di impotenza, ma anche l'amore per la professione che spinge ad andare avanti.

«Non faremo appelli perché non serve - si legge nel post su facebook - stamani tra mille difficoltà, senza porte ne finestre, siamo ancora li al nostro posto per servirvi ed aiutarvi sempre al fianco delle persone di ogni età che come noi abita qui ed ha diritto a dei servizi essenziali. Siamo in grande difficoltà, non lo nascondiamo, temiamo per la tranquillità del nostro lavoro e dei nostri dipendenti, ma crediamo nell'unica e sola vera fonte di aiuto, l'affetto e la riconoscenza che sapranno donarci i nostri clienti».