Aggredito perché transgender in pieno centro a Cisterna. L'hanno visto camminare in strada, si sono fermati, gli hanno tirato un sasso in faccia e gli hanno gridato "Trans lesbica di m...a", Il racconto della vile aggressione di stampo omofobico lo ha fatto tramite le stories di Instagram. La vittima è un ragazzo di 17 anni, nato femmina, che afferma di essere stato vittima per la terza volta di una aggressione alimentata dall'odio. Una vera e propria discriminazione sessuale che ha portato, secondo quanto lui racconta e quanto avrebbe denunciato ai Carabinieri di Cisterna, due ragazzini, minorenni, a bordo di una macchinina 50, a fermarsi per gridargli contro frasi del tipo "Magari riaprissero i forni crematori".

Alla rabbia si unisce anche un pensiero a favore di chi, come lui, subisce ogni giorno cose del genere da conoscenti ed estranei e una dura critica alla città di Cisterna: "Fate schifo. Non augurerei mai ai vostri figli, sorelle, fratelli e fidanzati di provare ciò che in questi anni questa città ha fatto provare a me, ragazze e ragazzi indecenti. A 13, 14 anni avevo il terrore di passare per strada, di camminare per il rischio che subivo: insulti, minacce e addirittura botte. A 18 non più. Non lo concepisco, non lo comprendo e farò in tutti i modi di far girare la storia e condannarvi come posso". Sul caso stanno indagando i militari dell'Arma che hanno ricevuto la denuncia con la descrizione fisica e non solo dei due presunti aggressori che sarebbero in fase di identificazione. Per loro un'accusa gravissima: aggressione e lesioni aggravate dall'odio e dalla discriminazione sessuale.

Sul caso interviene anche l'amministrazione comunale con una nota: "L'Amministrazione comunale di Cisterna esprime la più ferma condanna per l'aggressione a sfondo omofobico e transfobico subita da un nostro giovanissimo concittadino nella giornata del 30 agosto. Da parte nostra, oltre ad esprimere la nostra più convinta solidarietà alla vittima che con grande coraggio ha denunciato pubblicamente l'accaduto, ribadiamo il nostro impegno e i nostri sforzi per fare di Cisterna una città rispettosa dei diritti e delle minoranze. La giovane età delle persone coinvolte deve interrogare la nostra comunità sul lavoro educativo e culturale da svolgere insieme alla scuola e alle famiglie perché simili fatti non si verifichino mai più".