Sulla questione delle residenze "fantasma" a Bassiano pesano le riflessioni aperte all'indomani della presa d'atto del fenomeno registrato dai componenti della Commissione Trasparenza e contenute all'articolo 4 della legge 1228 del 1954 in cui si identifica nella figura del Sindaco anche l'Ufficiale pubblico responsabile della tenuta dei registri dell'Anagrafe.

Per cui sul Sindaco Domenico Guidi, in questo caso, pesano tutte le attività di verifica, controllo e tenuta dei registri anagrafici e della loro veridicità. Con il duplice ruolo di "controllore e controllato".
Il Sindaco infatti agisce in veste di Ufficiale dell'anagrafe, un'attribuzione che gli deriva da quella più generale di Ufficiale di Governo e dunque, opera sotto la vigilanza del Prefetto e, indirettamente, del Ministero dell'Interno, nonché dell'ISTAT, per questo provvede alla regolare tenuta dell'Anagrafe della popolazione residente ed è responsabile della esecuzione degli adempimenti prescritti per la formazione e la tenuta degli atti anagrafici.

Ora nel caso di Bassiano, il fascicolo anagrafico numerato e contenente il modulo compilato dalla Polizia locale per l'accertamento della residenza "fantasma", in molti casi è ritornato all'Ufficio Anagrafico ottenendo la concessione della residenza, in assenza dei presupposti di base. Ma c'è di più anche il Censimento della popolazione e delle abitazioni del 2011, l'ultimo, del quale è stata supervisore la dottoressa Angela Coluzzi, non avrebbe fatto emergere le discrepanze.

Come mai?MSul comma in cui si riferisce inoltre che il Sindaco "ordina gli accertamenti necessari ad appurare la verità dei fatti denunciati dagli interessati, disponendo eventuali indagini per accertare violazioni di legge", si sollevano le legittime perplessità dei componenti della Commissione.

Nel "caso scuola" di Bassiano la questione solleva perplessità non solo nel mondo politico ma soprattutto tra i cittadini.