L'accusa di lottizzazione abusiva si era infranta contro lo scoglio della prescrizione, ma ciò non ha risparmiato i proprietari del campeggio "Sole Azzurro" del lido di Latina dalla confisca dell'intera area di via Capraia. Così dopo l'ultimo tentativo di ricorrere alla giustizia amministrativa per fermare il provvedimento con cui il Comune ha acquisito la proprietà al patrimonio comunale, nelle scorse settimane l'ente locale ha emesso l'ordinanza dirigenziale con cui viene intimato lo sgombero dell'immobile requisito.

La vicenda era scaturita nei primi anni del duemila, quando erano emersi una serie di abusi edilizi nei campeggi del lungomare, tutti presenti nella fascia vincolata entro i primi trecento metri dal mare. Per il camping gestito dalla cooperativa "Sole Azzurro" la situazione era piuttosto compromessa, perché gli inquirenti avevano ravvisato l'ipotesi della lottizzazione abusiva. Fatto sta che dopo una prima condanna pronunciata dal Tribunale di Latina nel 2010, sette anni dopo la Corte d'Appello aveva riformato la sentenza di primo grado, dichiarando l'estinzione del reato per l'intervenuta prescrizione, ordinando però la confisca dell'area sulla quale erano stati realizzati gli abusi edilizi. Una decisione, questa, diventata irrevocabile nel 2019, quando la Suprema Corte di Cassazione aveva dichiarato inammissibili i ricorsi.
Quindi alla luce di quanto stabilito dalla Giustizia, il Servizio Patrimonio del Comune di Latina ha disposto l'acquisizione al patrimonio dell'ente, ordinando lo sgombero dell'area che consiste in tredicimila metri quadrati circa.

In violazione delle leggi in materia urbanistica, all'interno del campeggio erano state realizzate 102 piazzole quasi tutte cementate e pavimentate per un totale di 4.896 metriquadri, dotate di impianti energetici e scarichi, erano state piazzate 93 roulotte rese intrasportabili con mezzi normali, 43 dotate di preingressi in struttura rigida, 84 dotate di manufatti adibiti a cucina, più 37 verande in materiale plastico a ridosso delle case viaggianti, ma anche 87 strutture metalliche coperte con telo ombreggiante a protezione delle piazzole di sosta. L'area del campeggio era dotata di viali interni co pavimento industriale rifinito in resina e vialetti secondari in terra battuta e ghiaia, più un'area annessa di 2.500 metri quadrati adibita a parcheggio.