Divieto di avvicinamento alla nonna e ai parenti. Questo il provvedimento adottato dall'autorità giudiziaria del Tribunale di Cassino nei confronti di un ventiquattrenne di Santi Cosma e Damiano, accusato di estorcere denaro alla nonna, alla quale aveva portato via la carrozzella (seppur rotta) per la deambulazione che ha poi rivenduto.
Una vicenda per certi versi curiosa, ma anche drammatica, tanto che i giudici del Tribunale cassinate hanno emesso un provvedimento che vietava al giovane di avvicinarsi ai parenti, coi quali non poteva avere nemmeno contatti telematici e telefonici. La distanza da osservare era di trecento metri, ma dopo l'interrogatorio di garanzia il giovane, assistito dall'avvocato Anna Marciano, si è vista ridotta la distanza a cento metri, ma non c'è stata applicazione del braccialetto elettronico inizialmente disposto. Il legale, infatti, nell'interrogatoria di garanzia di fronte al Gip del Tribunale di Cassino, Alessandra Casinelli, ha sottolineato lo stato di necessità del suo assistito, che inoltre è anche disoccupato.