Non accettava la fine della relazione e ha iniziato a perseguitarla. Dai pedinamenti agli appostamenti, fino a quando in una circostanza non l'ha strattonata. E' questo quello che ha sostenuto una donna di Latina di 37 anni in una denuncia dove figura come parte offesa. Il suo ex, un uomo di 59 anni e collega di lavoro, è accusato di atti persecutori.In base a quanto ipotizzato - dopo una relazione iniziata alcuni anni fa - il  rapporto all'inizio dell'estate è finito ed è a quel punto - sempre secondo quanto ricostruito - che il 59enne avrebbe iniziato a tormentare la donna, comprese una serie di telefonate e numerosi messaggi inviati al cellulare. Un tormento. Sono tutte condotte che hanno costretto la parte offesa a cambiare le sue abitudini di vita e a vivere in uno stato di angoscia. Agli atti dell'inchiesta sono finite almeno cento telefonate indirizzate sull'utenza della 37enne che hanno provocato - secondo quanto contestato dal pubblico ministero Marco Giancristofaro - un forte stato di ansia e agitazione. L'uomo e la donna erano anche colleghi e nella denuncia è finita una frase pronunciata dall'uomo all'indirizzo della ex che sa tanto di minaccia. «Ti rovino davanti ai colleghi». Sono stati gli agenti della Polizia, coordinati dal Questore Michele Maria Spina, a condurre le indagini con grande delicatezza e una volta raccolti una serie di elementi, la prospettazione degli investigatori e della Procura è stata accolta dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina Mario La Rosa che ha firmato un provvedimento restrittivo.