Hanno deposto i genitori che figurano come parti offese nel procedimento penale che vede sul banco degli imputati il figlio della coppia, F.M., queste le sue iniziali, 50 anni. Hanno ricostruito in aula davanti al giudice Francesca Coculo quello che accadeva tra le mura domestiche: la madre dell'imputato si è anche commossa in un frangente quando ha raccontato i fatti. Hanno spiegato che avevano paura per le reazioni del figlio che a volte si procurava delle ferite e che spesso aveva delle esplosioni di violenza. Sembravano scatti di ira dettati dalle crisi. E' stato poi il turno di un agente di Polizia che aveva condotto degli interventi in casa insieme ai colleghi, a seguito delle richieste di aiuto dei genitori. Ha spiegato di aver assistito in una circostanza al lancio di un telecomando del televisore da parte del figlio all'indirizzo della madre. In un caso ha aggiunto che l'imputato con molta fatica era stato portato via in ambulanza e aveva buttato per terra anche alcune apparecchiature. «Quando abbiamo fatto un intervento in casa - ha aggiunto il poliziotto della Squadra Volante - la madre dell'imputato era piegata su un fianco ed era dolorante».