Una banda. E' il sospetto che gli investigatori dei Carabinieri di Aprilia, insieme ai colleghi di Anzio e alla Squadra Mobile di Roma, starebbero cercando di verificare in merito ad una serie di numerose rapine a mano armata per cui l'altra mattina sono state eseguite due ordinanze di custodia cautelare in carcere chieste dalla Procura di Velletri e accolte dal Gip Giuseppe Boccarrato.
Due giovani apriliani, Francesco De Cristofaro e Simone Perra, sono infatti stati raggiunti all'alba per essere tradotti prima presso il Comando provinciale dei Carabinieri di Latina, e poi in carcere sempre a Latina. L'accusa è rapina aggravata continuata in concorso.
Sono addirittura 24 i colpi che la Procura ritiene siano stati commessi dai due apriliani, rapine commesse ai danni di farmacie, supermercati, tabaccherie e semplici cittadini privati. Di questi almeno una decina, se non di più, commessi su territorio apriliano. Poi ci sono una serie di altri assalti registrati a Pomezia, Ardea, Nettuno, Albano Laziale, Ariccia, Velletri ed Anzio. Il tutto in circa due mesi e mezzo. Il primo infatti, sarebbe stato commesso il 21 aprile di quest'anno, l'ultimo il 5 luglio.

Una media di una rapina ogni tre giorni. In realtà il modus operandi dei due banditi prevedeva una prima rapina per procurarsi una vettura. Veniva fermata e il conducente minacciato. Con quell'auto, immediatamente, si portavano a termine due, anche tre colpi in serie. Nel tempo necessario al proprietario dell'auto per sporgere denuncia, tutto era finito e il rischio che il veicolo venisse segnalato mentre ancora era in uso al bandito, era molto basso. L'auto o lo scooter, veniva quindi abbandonato in una zona molto isolata. In genere ad agire era sempre uno solo, l'altro fungeva da palo e garantiva un secondo mezzo per la fuga. E' capitato che a giorni di distanza lo stesso veicolo, ritrovato dove era stato abbandonato, e quindi ancora fuori dai radar delle forze dell'ordine, venisse usato per altre nuove rapine.