Accuse confermate, fatta eccezione di un capo d'accusa, ossia quello relativo alla turbata libertà di scelta. Questo quanto disposto dal Tribunale del Riesame di Roma, chiamato nuovamente a pronunciarsi in merito a Pierpaolo Marcuzzi, ex vicesindaco di Terracina, relativamente alle vicende riguardanti lo stadio di Borgo Hermada.
I fatti risalgono al 14 gennaio scorso, quando Marcuzzi finì al centro dell'operazione di Carabinieri e Guardia Costiera di Terracina. L'esponente di FdI veniva accusato di aver condizionato gare d'appalto a favore di una ditta, la quale avrebbe dovuto svolgere lavori nello stadio di Borgo Hermada, gestito dalla società sportiva di sua proprietà.
A seguire, su disposizione del gip Giuseppe Cario, Marcuzzi fu arrestato e sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari, ma venne rimesso in libertà poco dopo, a seguito della richiesta degli avvocati Giulio Mastrobattista e Atena Agresti che avevano impugnato l'atto al Riesame. Con questo ricorso, inoltre, vennero meno alcuni capi di accusa, ma la Procura della Repubblica ha fatto a sua volta appello alla Suprema Corte di Cassazione, che ha rinviato gli atti ad un altro Riesame, ossia quello che si è pronunciato nei giorni scorsi.