La Questura di Latina ha dato esecuzione della misura del Daspo Urbano nei confronti di un 46enne di Cisterna di Latina, già con precedenti di Polizia, e di suo figlio 18enne, accusati di aver aggredito a pugni un uomo durante una riunione di pugilato che si svolgeva nel centro cittadino, l'11 luglio scorso. Una scena a cui tra l'altro hanno assistito centinaia di persone tra   spettatori ed avventori dei bar ubicati nei pressi. La vittima era  stata ferita in modo grave tanto da richiedere un intervento chirurgico in ospedale. Il Commissariato Distaccato di P.S. di Cisterna di Latina ha quindi denunciato i due aggressori per i reati di lesioni personali gravi.

Proprio per arginare i sempre più frequenti casi di episodi violenti in luoghi ad alta affluenza di persone, vengono azionati tutti gli strumenti già utilizzati in ambito sportivo, come appunto quello di impedire agli autori di violenze nelle aree della movida di stazionare nelle vicinanze dei locali pubblici per un periodo da sei mesi a tre anni, analogamente a quanto previsto dal Daspo sportivo.

È scattato così il divieto, per il periodo di un anno per l'uomo e di sei mesi per il figlio, di frequentare locali pubblici o aperti al pubblico destinati alla somministrazione di alimenti e/o bevande quali pub, taverne, bar e ristoranti nonché locali di pubblico intrattenimento quali discoteche, locali notturni, locali da ballo ricadenti nella zona della movida cisternese. In caso di violazione il destinatario rischia la reclusione da 6 mesi a 2 anni e la multa da 8.000 a 20.000 euro.