Anche il Comune di Aprilia presenta ricorso al Tar del Lazio contro il decreto del commissario ad acta Illuminato Bonsignore che ha individuato ad Aprilia uno dei tre siti idonei per realizzare la discarica. Dopo il Comune di Cisterna anche l'amministrazione Terra ha deciso di rivolgersi al tribunale amministrativo per contestare l'idea di utilizzare l'area in località Pontoni; chiedendo dunque l'annullamento del decreto del 16 giugno. "Così come indicato dalle recenti deliberazioni del Consiglio comunale, l'Ente ha presentato ricorso al Tar avverso gli atti del decreto del 16 giugno 2022 del commissario ad acta circa l'individuazione ad Aprilia di un sito nel territorio comunale per la localizzazione di impianti di smaltimento rifiuti. Nel ricorso al Tribunale amministrativo regionale sono contenute tutte le motivazioni che bocciano senza appello la decisione del commissario regionale. L'individuazione del sito, un'area in località Riserva Nuova, è illegittima anzitutto perché l'area è direttamente interessata da fattori escludenti previsti dal Piano regionale di gestione dei rifiuti, che la rendono non idonea ad ospitare una discarica. Tra gli elementi ostativi, il ricorso - spiega il Comune di Aprilia in una nota - evidenzia nella zona interessata dal decreto la presenza di abitazioni, la presenza di un plesso scolastico nel vicino quartiere Montarelli e la presenza dell'oleodotto Gaeta-Pomezia. Inoltre l'area si trova a ridosso di una zona ad alta vocazione agricola interamente utilizzata per la coltivazione del Kiwi biologico Igp nella quale insiste una vera e propria oasi naturalistica con la presenza di diverse specie animali".
Il ricorso fa poi riferimento ad altri vincoli che rendono il decreto irricevibile: quello relativo alla viabilità del comprensorio individuato dal commissario sul quale insite sia una cava che un'azienda agricola di 12 ettari e quello relativo all'approvvigionamento idrico. "Alla luce di quanto abbiamo esaminato - afferma io sindaco Antonio Terra - non comprendiamo le ragioni ed i criteri di scelta da parte del commissario, ci pare incredibile che un territorio particolare, come questo preso in esame, possa ospitare un impianto di trattamento rifiuti. I vincoli sono tanti e piuttosto evidenti. Un territorio che vede la presenza di colture di pregio e di una popolazione faunistica all'interno di un'oasi merita attenzione e tutela, non certo infrastrutture così impattanti. Il comparto del kiwi è uno dei fiori all'occhiello del territorio pontino, imporre la presenza di un impianto di trattamento rifiuti andrebbe ad incidere in maniera negativa sull'intero indotto agricolo. Come abbiamo già sottolineato più volte, Aprilia su questo terreno ha già dato. Infine attuando la nuova legge della Regione lazio sulla gestione del ciclo dei rifiuti, conclude il primo cittadino, mi auguro che la Conferenza dei sindaci vada avanti in maniera spedita verso la costruzione dei cosiddetti Egato e, all'interno di questo nuovo quadro normativo, si individuino con criteri adeguati gli impianti da realizzare".