Non ha il permesso di soggiorno il tunisino che sabato pomeriggio ha seminato il panico nella parrocchia Santa Maria Goretti, nel centro di Latina. È uno dei tanti stranieri che vivono in una sorta di limbo, dopo essere arrivati con i flussi di immigrati che sbarcano nel nostro paese in cerca di una vita migliore. Uno dei tanti "invisibili" che conducono un'esistenza da sbandati e non hanno diritto al permesso di soggiorno, ma di fatto non possono essere espulsi dal territorio nazionale. In questo caso perché i guai in cui si è cacciato sono ancora troppi e in fase di definizione nelle aule dei tribunali.
La vicenda rasentava il grottesco già di suo perché il tunisino in questione sabato pomeriggio si aggirava con un marocchino e insieme infastidivano i passanti con atteggiamenti irriverenti, entrambi ubriachi e con gli zaini pieni di alcol. Fatto sta che il suo atteggiamento, fino a quel momento, non era penalmente rilevante e le attenzioni degli agenti si erano concentrate sull'altro nordafricano perché si trattava di un paziente psichiatrico scappato dall'ospedale. In ogni caso il tunisino aveva continuato a girare nella zona di viale XVIII Dicembre, in apparenza senza cattive intenzioni, fin quando aveva raggiunto la parrocchia Santa Maria Goretti ed era entrato. In chiesa aveva forzato alcune cassette delle elemosine alla ricerca di denaro, ma aveva fatto cadere la statua di Santa Rita mandandola in frantumi.