Umberto Sciscione e Piero Giuliani sono stati condannati a un anno e sei mesi di reclusione, più seicento euro di multa ciascuno, oltre al pagamento delle spese processuali. Giuliani è stato assolto dai reati di falso e omissione. Finisce così il lungo processo iniziato dopo l'inchiesta che nel 2014 aveva appurato una serie di violazioni da parte dei due veterinari della Asl di Latina. Le verifiche erano iniziate a seguito di controlli sugli spostamenti dei due professionisti durante gli orari di servizio. Ieri pomeriggio è arrivato il verdetto del Tribunale, presieduto dal giudice Francesco Valentini. Il pubblico ministero nell'udienza precedente aveva chiesto la condanna a due anni e otto mesi per Piero Giuliani e due anni e quattro mesi per Umberto Sciscione.

L'Azienda sanitaria si era costituita parte civile per il tramite degli avvocati Renato Archidiacono e Antonio Leone ed ha ottenuto il riconoscimento del danno. I difensori degli imputati, gli avvocati Fiore e Ciotti, durante la loro arringa avevano chiesto l'assoluzione, sostenendo che non fosse stata raggiunta la prova nel processo e che non sono emersi riscontri concreti all'impianto accusatorio. Nella ricostruzione della Procura era stato ritenuto provato il fatto che i due veterinari risultavano in servizio mentre, in realtà, uscivano per interessi di natura personale, in alcuni casi per fare la spesa. E' emerso che veniva utilizzata l'auto di servizio e il carburante per spostamenti sempre personali e la Procura aveva messo in rilievo che la macchina era stata utilizzata in tempi diversi «per finalità egoistiche e private» nell'area di competenza professionale ossia tra Pontinia e Sabaudia. Nel capo di imputazione il pm aveva sostenuto che Sciscione si sarebbe assentato per 66 giorni nel corso di quattro anni, dal 2010 al 2014 (il periodo a cui si riferisce l'inchiesta), mentre il collega, sempre nello stesso arco temporale si sarebbe assentato per 215 giorni.