E' tornato a casa alle porte di Aprilia. Resterà in quella casa agli arresti domiciliari, ma gli avvocati hanno ottenuto la scarcerazione senza l'obbligo di indossare il "braccialetto elettronico". Nelle scorse ore il giudice del Riesame ha accolto l'istanza di scarcerazione degli avvocati Francesco Potini e Francesco Mercadante sulla misura cautelare applicata a Farhudin Muratovic, un 49enne di Aprilia arrestato per aver tentato di uccidere ferendo a coltellate, due buttafuori che erano appena usciti dagli uffici del Commissariato di Polizia di Anzio.


I due erano stati appena ascoltati dagli inquirenti nell'ambito delle indagini sull'omicidio di Leonardo Muratovic, 26 anni, che a metà luglio, all'esterno del Bodeguita sul lungomare di Anzio, venne ucciso al termine di una aggressione a calci e pugni terminata con l'accoltellamento.
Secondo le prime ipotesi il padre avrebbe ritenuto i due buttafuori colpevoli non solo di non aver difeso il figlio, ma di averlo in qualche modo consegnato agli assassini cacciandolo dal locale. Per questo avendoli visti entrare in Commissariato avrebbe atteso la loro uscita per aggredirli.


Da quel giorno si trovava in carcere. I suoi avvocati hanno chiesto la scarcerazione e anche la derubricazione dei reati contestati. Una delle accuse di tentato omicidio sarebbe stata ridimensionata: i colpi inferti ad una delle due vittime, non avrebbero messo a rischio organi vitali. Resta quindi una accusa di tentato omicidio e una di lesioni aggravate. A pesare sulla decisione del Tribunale anche le condizioni fisiche dell'arrestato che accuserebbe patologie incompatibili con il regime detentivo in carcere.