Ci sono appartamenti e due ville, di cui una che affaccia sulla spiaggia dell'Ariana, tra i beni sottoposti a confisca definitiva e di proprietà dell'editore di Luna Tv a lui riconducibili. Il provvedimento è stato notificato ieri a Pasquale Piccirillo, un medico prestato al mondo dell'editoria. La sua televisione è presente nell'area della provincia di caserta ma gli investimenti immobiliari oggetto di verifica abbracciano diverse province italiane, tra cui, come prevedibile, quella di Latina. E' dunque diventata definitiva la confisca dei beni per 25 milioni della storica emittente casertana presente sul digitale terrestre. La Corte di Cassazione ha infatti confermato la decisione presa dalla sezione misure di prevenzione del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere.

Quest'ultima a febbraio 2018 aveva disposto il sequestro, in vista della successiva confisca, delle quote societarie e dei complessi aziendali di tre imprese, tra cui un noto studio odontotecnico convenzionato con il Servizio Sanitario nazionale, il gruppo editoriale Tv Luna attivo nelle telecomunicazioni e una società immobiliare, più 93 immobili (situati in Campania, Lazio, Abruzzo e Svizzera)ò. Tra queste ci sono appunto le case di Gaeta. nella confisca rientrano inoltre otto autoveicoli nonché le somme presenti su ventidue rapporti bancari (conti correnti, conti di deposito e altri investimenti finanziari). La sentenza conferma altresì la «pericolosità sociale» di Piccirillo, desunta dalla indagini patrimoniale.
Le indagini avevenao infatti preso il via da verifiche sul tenore di vita molto alto tenuto dall'imprenditore e dentista che non potevano corrispondere ai redditi dichiarati. Pasquale Piccirillo è rimasto coinvolto negli anni in numerosi procedimenti penali, come quelli per la presunte truffe relative al conseguimento dei fondi pubblici per l'editoria unitamente a reati tributari per evasione fiscale e utilizzo ed emissione di fatture per operazioni inesistenti. Gli immobili sotto confisca a Gaeta potrebbero passare al patrimonio del Comune su istanza dell'ente ed essere utilizzati per finalità sociali e/o culturali.