Se non fosse una storia riscontrabile in diversi atti sembrerebbe un'uscita da buontemponi ma il fatto è che ieri il Presidente della Commissione Trasparenza ha pubblicamente dichiarato che non si trova più la busta contente l'unica offerta per la concessione in gestione a tempo della cittadella del tennis, una struttura nuova di zecca costruita con fondi pubblici.

Siccome la busta è introvabile l'ente, e per esso l'apparato burocratico, ha presentato regolare denuncia alla polizia contro ignoti, in attesa che emerga qualche elemento utile a capire chi e come possa essere entrato nel Comune, abbia sottratto solo quel documento e sia riuscito ad andarsene. Ma soprattutto per quale motivo? Il risultato immediato è che l'iter di selezione del concessionario della cittadella è bloccato, nel frattempo proseguirà l'affidamento temporaneo al Circolo del Tennis che era poi l'autore dell'offerta perduta. Un groviglio su cui è utile ritrovare qualche dettaglio delle tappe più recenti. L'apertura della busta era programmata per il 22 settembre scorso, come previsto dal bando. Non avendo avuto notizie dell'esito dell'esame dell'offerta sono stati chieste delucidazioni e l'amministrazione ha svelato l'arcano, ossia lo smarrimento o sottrazione indebita della busta.

C'era un'altra associazione interessata alla gestione ma non ha presentato l'offerta in quanto prima della scadenza ha impugnato davanti al Tar di Latina l'intero bando chiedendone l'annullamento per illegittimità. C'è un terzo tassello poco comprensibile in questa storia, ossia il motivo per il quale davanti ad una situazione così grave, come il furto di un documento interno del Comune non ci sia stata alcuna dichiarazione pubblica e se ne sia avuta notizia quasi per caso in queste ore. In fondo è proprio ciò che si chiede il Presidente della Commissione trasparenza, Silvio D'Amante: «Perché il silenzio? In ogni progetto c'è un problema che fa ritornare tutto punto e a capo. La sparizione è stata un infortunio? Non ricordiamo dove l'abbiamo messa? Oppure c'è stato un ladro? A parte quest'ultimo problema, la gestione complessiva della vicenda fa pensare. Il collaudo dopo che i campi erano già utilizzati, senza pagamento di nessun onere, per esempio. Presumo che chi in questi mesi ha usufruito dei campi abbia pagato». La Cittadella del Tennis è stata presa in carico il 15 luglio e la determina relativa è stata pubblicata il 20 ottobre, quindi non si spiega come sia stata veicolata l'autorizzazione. «Chi ha dato l'autorizzazione? - si chiede D'Amante - In questi mesi di utilizzo senza collaudo in caso di incidenti o contenziosi, chi avrebbe risposto per le responsabilità? Una compagnia di assicurazione può stipulare una polizza con una società che opera in strutture non collaudate? I campi si trovavano in piazza Risorgimento, spazio che andava liberato per consentire i lavori attualmente bloccati!».