Condanna a quattro anni in primo grado. Questa la pena inflitta nel rito abbreviato delle scorse ore dal giudice per l'udienza preliminare del Tribunale di Latina Pierpaolo Bortone a Germano Di Manno, il 70enne di Terracina che il 9 marzo scorso, in seguito a una perquisizione domiciliare da parte dei carabinieri della Compagnia locale, venne trovato in possesso di cocaina, hashish e armi detenute illegalmente. Il pubblico ministero Giuseppe Miliano, per l'anziano, aveva chiesto una condanna a otto anni.


Scendendo nel dettaglio della perquisizione, i militari dell'Arma scoprirono nella sua abitazione 116,41 grammi di cocaina, 1,29 grammi di hashish, una sciabola, una spada, tre pugnali, una pistola lanciarazzi e 34.960 euro in contanti che, per l'accusa, erano soprattutto provento dell'attività di spaccio di droga. Droga che il 70enne, al quale erano state sequestrate anche due automobili, aveva nascosto all'interno della cappa fumaria della cucina.


L'avvocato difensore Maria Antonietta Cestra ha già annunciato che ricorrerà in Appello contro la condanna perché non sussisterebbero più le aggravanti. Per il legale, infatti, le armi bianche che l'uomo possedeva erano solo oggetti da collezione e di libera vendita e detenzione, la pistola era poco più che un giocattolo e la droga ritrovata non di sua proprietà. La difesa, entrando nel merito di quanto ritrovato dai carabinieri, ha anche sottolineato che le armi bianche erano prive di affilatura e quindi detenute solo a scopo ornamentale e che lo stupefacente, così come la somma di denaro, erano soltanto detenuti dal 70enne per conto di terze persone. Di fatto - ha rimarcato l'avvocato Cestra -, si starebbe parlando di quello che in gergo è conosciuto come il sistema de "la retta", per cui lo stupefacente viene in un certo qual modo "affidato" ad un soggetto incensurato per eludere possibili controlli delle forze dell'ordine. Una tesi che sarebbe confermata anche dagli accertamenti peritali disposti sul telefono dell'uomo che non farebbero pensare a contatti "compromettenti" con fornitori e clienti e dunque ad attività di spaccio.